Una violenza inaudita ha provocato la morte di una innocente anima. Un 29enne ha picchiato la compagna, incinta, fino a farla abortire.
Una violenza inaudita ha provocato la morte di una innocente anima. Il 22 febbraio un 29enne ha picchiato la compagna di 23 anni, incinta di 3 mesi, fino a farla abortire. I fatti sono avvenuti sul Lungomare Paolo Toscanelli in zona Ostia a Roma. La malcapitata ha ricevuto cure mediche in ospedale e il soggetto è stato condotto nel carcere Regina Coeli dalla Polizia di Stato del X Distretto Lido il 18 marzo. L’uomo è accusato di maltrattamenti aggravati e interruzione di gravidanza non consensuale.
La ricostruzione dei fatti
I poliziotti stavano effettuando controlli nel territorio quando, su richiesta della Sala Operativa, sono intervenuti dopo la segnalazione di una donna che scappava dal fidanzato perché la picchiava. Gli agenti hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza e i sanitari l’hanno condotta all’ospedale G.B. Grassi. L’aggressione ha coinvolto diverse zone del corpo. Il violento ha sferrato pure un calcio all’addome nonostante sapesse fosse incinta. L’ira è stata fatale per il feto che purtroppo non ha retto la violenza. La donna in sede di denuncia ha raccontato che più volte l’individuo aveva già avuto comportamenti similari. era già successo. I poliziotti lo hanno tradotto in galera come richiesto dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma.