Progetti di ricerca e sviluppo per economia circolare - QdS

Progetti di ricerca e sviluppo per economia circolare

Serena Giovanna Grasso

Progetti di ricerca e sviluppo per economia circolare

martedì 13 Ottobre 2020

Il Mise ha messo in campo 217 milioni di euro di agevolazioni a sostegno di soluzioni innovative per l’uso sostenibile delle risorse. La domanda può essere presentata a partire dal 5 novembre e deve contenere scheda tecnica e piano di sviluppo

PALERMO – Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il decreto con cui vengono definiti termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione, in favore di progetti di ricerca e sviluppo, per la riconversione produttiva nell’ambito dell’economia circolare. Le agevolazioni complessivamente messe in campo ammontano a 217 milioni di euro (di cui 155 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca e 62 milioni di euro per la concessione dei contributi alla spesa).

Le somme stanziate sostengono la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse, con la finalità di promuovere la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia circolare in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. Le domande possono essere presentate da imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

La domanda di agevolazione può essere presentata a partire dal prossimo 5 novembre in via esclusivamente telematica, pena l’invalidità e l’irricevibilità. La domanda di agevolazione deve contenere la scheda tecnica, il piano di sviluppo, copia del bilancio relativo all’ultimo esercizio contabile chiuso ed approvato, dichiarazione sostitutiva d’atto notorio relativa alle spese di sviluppo sostenute in Italia e al fatturato e copia del contratto di rete o di altra forma contrattuale di collaborazione, nel caso in cui il progetto di ricerca e sviluppo sia proposto congiuntamente da più soggetti.

La valutazione dei progetti proposti prenderà in considerazione la fattibilità tecnico-organizzativa (prendendo in considerazione capacità e competenze, qualità delle collaborazioni, risorse e tecniche organizzative), la qualità del progetto (tenendo conto della validità tecnica, rilevanza dei risultati attesi e potenzialità di sviluppo) e impatto del progetto (considerando la potenzialità economica, l’impatto industriale e prossimità al mercato).

I progetti devono essere realizzati conformemente al piano di sviluppo approvato. In sede di rendicontazione degli stati di avanzamento, è possibile rimodulare gli importi delle singole voci di spesa originariamente previsti dal decreto di concessione, fermo restando il limite massimo di agevolazioni concesse a ciascun soggetto beneficiario. Inoltre, nel rispetto del suddetto limite è possibile azzerare alcune voci di spesa o attivarne altre anche se inizialmente non previste: la rimodulazione delle voci di costo è valutata da Invitalia in sede di istruttoria dello stato avanzamento lavori presentato.

A metà del periodo di realizzazione del progetto di ricerca e sviluppo, calcolato a partire dalla data di avvio comunicata, il soggetto proponente deve trasmettere ad Invitalia una relazione sullo stato di attuazione del progetto.

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