Progetto ponte sullo Stretto, i motivi del "no" del sindaco Basile

Progetto ponte sullo Stretto, in Commissione i motivi del “no” dell’Amministrazione Basile

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Progetto ponte sullo Stretto, in Commissione i motivi del “no” dell’Amministrazione Basile

Hermes Carbone  |
giovedì 09 Maggio 2024

Il dirigente tecnico del Comune ha valutato, carte alla mano, come non sostenibile l'attuale piano.

In attesa della presentazione da parte della società Stretto di Messina dei documenti integrativi del progetto, richiesti dalla Commissione Via – Vas, proseguono nella città peloritana gli incontri in Commissione ponte per relazione in merito all’opera.

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Nell’ultima riunione tenutasi nell’aula consiliare di palazzo Zanca, a intervenire è stata l’architetto Antonella Cutroneo. Come dirigente tecnico del Comune ha valutato, carte alla mano, come non sostenibile l’attuale progetto della Stretto di Messina. Proprio in seguito alle sue osservazioni e alla presentazione del processo di avvio del piano espropri, ha cambiato idea sulla fattibilità dell’opera anche il sindaco Federico Basile.

Progetto ponte sullo Stretto: l’incontro con l’architetto Cutroneo

Un incontro particolarmente atteso quello con l’architetto Cutroneo, dirigente del Comune di Messina con incarico alla direzione del Dipartimento Servizi Territoriali e Urbanistici. È stata infatti la prima occasione utile nella quale è stato possibile entrare nel merito delle singole osservazioni. Queste sono state illustrate anche con planimetrie e foto, esposte da Comune e Città Metropolitana sul progetto del ponte sullo Stretto.

Le stesse osservazioni era state rese note durante la Conferenza dei Servizi dello scorso 16 aprile al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come ha spiegato la Cutroneo, i principali problemi riscontrati rispetto all’attuale progetto risalente – de facto – al 2011, derivano dalle molteplici interferenze tecniche che l’esecuzione dell’opera potrebbe avere sui progetti già predisposti dall’amministrazione.

I cantieri attivi

In particolare, si fa riferimento a tutta la progettualità già approvata per tramite dei fondi del PNRR. Diversi sono infatti i cantieri pubblici attivi in riva allo Stretto: non solo opere propedeutiche al ponte, come nel caso degli svincoli di Giostra Annunziata e del viadotto Ritiro, ma anche il ripristino dell’ex Fiera Campionaria e dell’area di Maregrosso, che consentiranno alla città di riappropriarsi di un Waterfront negato. E poi ancora tutte le nuove aree di sosta, il passaggio di oltre 150 km di nuova condotta idrica in città, solo per citarne alcuni. Tutto sempre ponte permettendo.

Il piano espropri

Durante la seduta è stato possibile affrontare anche i problemi e i disagi per i cittadini. Tra questi, quelli che sono stati allertati dal dipartimento per gli espropri, non ancora attuativi finché non ci sarà l’ok definitivo da parte del CIPESS al progetto del ponte sullo Stretto. Una seduta, come detto, seguita con attenzione dai consiglieri comunali presenti in aula, che durante l’audizione dell’architetto Cutroneo hanno preso numerosi appunti.

Le varie tavole che hanno spinto l’amministrazione a fare dietrofront sulla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria sono oggetto di esposti presentati tra le Procure di Roma, Messina e Reggio Calabria. Nell’illustrarle, la dirigente comunale ha ravvisato anche alcune criticità dal punto di vista ambientale e della sicurezza dei territori. Le stesse già sollevate proprio dai Comitati no ponte, dalla Commissione Via – Vas e dal Comitato scientifico.

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Un commento

  1. Dino Arena ha detto:

    La Sicilia è di tutti i siciliani e non dei soli messinesi. Il ponte va realizzato. Tutti quelli che sono contrari e si oppongono alla realizzazione sono RETROGADI e non sanno quante STRTTURE SIMILI in tante altre parti del mondo in condizioni geologiche più difficili sono state realizzate e tutt’ora agevolano la vita moderna e un benessere alle popolazioni locali.

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