Programmazione culturale, polemica a Ragusa - QdS

Programmazione culturale, polemica a Ragusa

redazione

Programmazione culturale, polemica a Ragusa

Giulia Biazzo  |
giovedì 22 Febbraio 2024

Il consigliere Mauro contro l’incarico ad Avventura urbana: “Operazione di profilazione dell’elettorato”. La replica del sindaco Cassì al QdS: “Accuse strumentali, la società fornisce supporto e consulenza alle amministrazioni”

RAGUSA – Polemica rovente quella che si è sollevata nei giorni scorsi a Ragusa circa l’incarico dato dal sindaco Peppe Cassì alla srl Avventura Urbana per la programmazione dello sviluppo culturale della città. Le perplessità, e poi la denuncia, sono giunte dal rappresentante di Generazione, il consigliere Gaetano Mauro, che ha espresso il proprio dissenso sullo scopo di questa nomina.

Sviluppo culturale di Ragusa affidato ad una società piemontese

Gaetano Mauro
Gaetano Mauro

“La determina da tenere in mente – riferisce Mauro attraverso una nota – è la n.61 del 23 gennaio scorso con la quale la giunta Cassì ha affidato alla società piemontese – per un importo di 40mila euro – il compito di impostare un programma di sviluppo culturale e urbano sul modello di altre città d’arte che coinvolga l’intera comunità in una crescita partecipata del livello culturale. È davvero singolare che l’incarico venga affidato a una società piemontese, conclamando una impreparazione dell’attuale amministrazione a capire quello di cui la città ha davvero bisogno ma il motivo dell’incarico è un altro”.

“Nel sito della società – argomenta Mauro – testualmente viene riportato ‘siamo una società di consulenza per la progettazione di gestione di processi decisionali complessi. Operiamo in ambiti diversificati con strumenti avanzati di coinvolgimento e costruzione del consenso’. Stupito, faccio uno screen che sono in grado di documentare. A distanza di 24 ore, però, sparisce la definizione citata. Possiamo denunciare che questa operazione altro non è che una profilazione dell’elettorato pagata dai ragusani sotto mentite spoglie. Classificare le persone in base a questi parametri, per capire a cosa sarà più sensibile e, quindi, capire come indirizzarla in una determinata direzione in base allo scopo e senza chiedere nulla in fatto di cultura o arte. Con i soldi pubblici dei ragusani”.

La replica del sindaco Peppe Cassì

“Il consigliere Mauro ha preso una cantonata”, replica il sindaco Peppe Cassì, interpellato dal QdS. “La società in questione fornisce supporto e consulenza alle amministrazioni sia riguardo i piani di sviluppo e culturali della città sia riguardo i piani strategici complessivi. Sono tante le città in tutta Italia che si sono servite del supporto di queste professionalità e il curatore del progetto, Paolo Verri, è un’importante figura – basti ricordare il suo ruolo in Matera Capitale della cultura 2019 e i suoi incarichi da direttore del Salone del libro di Torino -. L’organizzazione, quindi, è incaricata di supportare lo sviluppo della città in maniera complessiva”, spiega Cassì.

“Il consigliere Mauro – aggiunge ancora il primo cittadino – parla della mia presunta ricerca del consenso, ma io il consenso l’ho già ampiamente ottenuto e nel mio programma elettorale questo punto era stato inserito e quindi votato. Ricordo anche che sono già al secondo mandato da sindaco, quindi non posso essere nuovamente votato. Anche per questo le accuse di Mauro risultano ridicole e strumentali”.

Il consigliere Mauro invitato a partecipare agli incontri

“Il consigliere è stato invitato a partecipare agli incontri di progettazione del piano, ma non è mai venuto: abbiamo fatto delle assemblee pubbliche con un centinaio di persone – dalle istituzioni ai corpi sociali fino a chiunque volesse venire – e sono andate bene. Ci sono anche altri modi di operare per la città, non solo quelli che pensa Mauro. Un amministratore fa anche questo: operare con figure competenti e professionali per far crescere in positivo il territorio. Per cui questa polemica risulta fuori luogo”, conclude Cassì.

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