Prove generali - QdS

Prove generali

Pino Grimaldi

Prove generali

venerdì 13 Maggio 2022

Settimana densa di avvenimenti che hanno intasato giornali, radio, canali tv e social. Vera infodemia: ma chi ha voluto ha saputo quel che desiderava, ed altri ciò che avrebbero voluto non fosse mai accaduto.

A Mosca, pur senza passaggi aerei, più di centomila hanno sfilato sulla piazza rossa con show di enormi armi da far vedere per inorgoglire il popolo. Putin con il suo vestitino oscuro, cravatta di Berlusconi e soprabito per il freddo, unico giovane in mezzo ad uno stuolo gerontocratico da RSA, a pronunciare il discorso celebrativo del 70° della vittoria sui Tedeschi del 1945 quando la bandiera rossa con falce e martello fu issata sul Reichstag a Berlino.

Toni calmi, onore agli alleati francesi inglesi ed americani come se tuttora fossero i fratelli che mai si dimenticano, e dolore per le perdite subite durante l’operazione militare speciale che ha fatto scattare il casus belli che non piace ad alcuno. Nessuna dichiarazione di guerra totale e uscio aperto a possibilità di pace: ad usum delphini.

A Kiev, con scenografia da Papa Francesco, il venerdì Santo di due anni fa, solo, in quanto unico interlocutore che sputa sentenze, ormai eroe mondiale: Zelensky in abiti da lavoro manovale, a dire che vincerà come nella Turandot di Puccini, a commuovere come accade in teatro dove il bravo attore fa strizzar lacrime anche agli affetti da malattia di Sjogren, memore del tempo in cui, povero cristo,non aveva la responsabilità di una guerra fratricida. Viso teso, implorante aiuti e grande senso d’orgoglio nazionale.

A Londra, a Westmister ,con Elisabetta II ( persona seria, 96 anni, 70 di Regno) assente, il figlio suo Carlo principe ereditario, in tenuta imperiale, non seduto sul trono e con la corona del potere materno alla sua destra su un cuscino, a leggere il discorso della Corona scritto dal primo ministro Jonson (847 parole ed 8 minuti di “recita”) ad immaginare quando, a Dio piacendo, avrà sul capo lo scettro e soprattutto un altro primo ministro, a raccontare che il suo Paese è con l’Ucraina,non in guerra con la Russia, ma unito agli Usa. membro di Nato, Consiglio di Europa ed EU, G7,G20 e consimili, in visita ufficiale alla Casa Bianca con Biden seduto davanti al caminetto, a dire: “whatever it takes” per la pace perché il popolo Italiano non vuole recessione, inflazione, congelamento ne inviare armi per le quali le industrie belliche ringraziano, ma i cittadini minacciano: non si sa cosa, ma qualcosa.

In Europa, la tedesca Von der Leyen minaccia ferro e fuoco contro la Russia che “deve pagare”: e senza soldi(sanzioni) cibo e quant’altro, ridurla a piccola potenza regionale. Ma con Germania riarmata con i suoi 100 miliardi stanziati ad hoc, dopo 70 anni di armamenti quasi pari a quelli Vaticani.
“Prove generali” di regni, regimi, autocrazie, dittature, democrazie. In attesa delle “prime teatrali”.
A Pechino, Xi-yping non prova. Ha tutto pronto. Seduto sulla sponda del fiume aspetta.
Taiwan non ride.

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