Pa organizzata come rete ferroviaria - QdS

Pa organizzata come rete ferroviaria

Carlo Alberto Tregua

Pa organizzata come rete ferroviaria

martedì 01 Novembre 2022

Il metronomo deve comandare

Nel discorso di Giorgia Meloni si è sfiorato uno dei principali ostacoli allo sviluppo e alla crescita dell’economia e dell’occupazione: ci riferiamo a quell’elefante ingombrante e quasi immobile che è la Pubblica amministrazione.

Il Primo ministro ha detto: “Non bisogna ostacolare chi vuole fare”. Chi vuole fare sono gli imprenditori, gli artigiani, i professionisti, le società pubbliche e altri soggetti che agiscono nel libero mercato.
Perché la Pubblica amministrazione è nemica di chi vuole fare, senza dichiararlo ufficialmente? Perché burocrati e dipendenti pubblici (non tutti) fanno prevalere il loro interesse personale su quello generale. Tutto ciò accade perché manca il Piano Organizzativo dei Servizi che stabilisca obiettivi da raggiungere entro tempi certi e determinati.

Tali obiettivi – l’abbiamo scritto più volte – dovrebbero essere fissati da enti terzi che abbiano adottato i principi costituzionali della ragionevolezza e proporzionalità, in modo che poi i burocrati di ogni livello procedano a raggiungere tali obiettivi.

Non solo, ma vi dovrebbero essere altri enti terzi che misurino con obiettività e imparzialità i risultati per ragguagliarli agli obiettivi. Dal confronto e dalla proporzione di obbiettivi raggiunti, misurati dai risultati, dovrebbero scaturire premi o sanzioni per dirigenti e relative squadre che hanno operato.
Quindi lo schema di gioco è abbastanza semplice. Per attuarlo occorre che tutta la Pubblica amministrazione sia digitalizzata e che nessun atto o gesto sia fatto ancora con le cartacce, ma venga registrato negli appositi binari elettronici.

Il modello indicato è uno strumento molto forte per combattere la corruzione e la mafia che si è introdotta nei pubblici uffici, perché è facile scoprire gli inghippi andando a verificare tutto ciò che c’è negli archivi elettronici.

Ora si tratta di vedere se il Governo e la neo ministra per le Riforme, l’ex presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, avranno la capacità professionale e la forza politica per il radicale cambiamento che deve attuarsi nel funzionamento della macchina pubblica di tutto il Paese.

Il Piano Organizzativo dei Servizi, se redatto da veri professionisti, da professori di organizzazione, da tecnici esperti e da altri competenti, è basato – come è noto a chi si occupa di questa materia – sulla matematica, il che significa che non vi può essere gesto o comportamento che non segua gli schemi tassativi di quella scienza e che non conduca a risultati predeterminati che siano certi.

Non solo l’organizzazione ha come base la matematica, ma deve in qualche modo seguire il modello degli orologi, i quali funzionano indicando con precisione il tempo (che è una convenzione) proprio perché tutti gli ingranaggi vanno all’unisono secondo uno schema predeterminato.

Potrebbe farsi un altro paragone e cioè quello delle reti ferroviarie. Nessun treno è una variabile indipendente, ma tutti fanno parte di un sistema ben congegnato e digitalizzato, per cui ognuno di essi percorre il suo binario in un certo tempo e arriva alla stazione in un certo tempo, salvo qualche ritardo occasionale.

Per fare quanto descritto, oltre a competenze e professionalità – che nel nostro Paese non mancano, ma non sarebbe disdicevole rivolgersi anche a competenze estere – è necessario che i ministri, in primo luogo, e i dirigenti generali, in secondo luogo, siano fortemente competenti, abbiano ben chiari gli obiettivi da raggiungere e i tempi per farlo.

In altri termini, serve qualità, qualità, qualità. Tale qualità deriva da una coscienza morale ineccepibile che non privilegi nessuno e anche da una competenza generale e specifica. Inoltre, serve la capacità di impadronirsi dei meccanismi e dei problemi in modo rapido ed efficiente.

Non sappiamo quanti dei nuovi ventiquattro ministri possiedano i requisiti indicati. Lo constateremo nei prossimi mesi, valutando i provvedimenti di cui hanno una responsabilità oggettiva. Essi hanno anche la responsabilità di vederli attuati con la massima rapidità, perché a nessuno sfugge l’estrema importanza di quell’elemento spesso trascurato: il tempo.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017