Pubbliservizi, annunciati 116 esuberi - QdS

Pubbliservizi, annunciati 116 esuberi

redazione

Pubbliservizi, annunciati 116 esuberi

Giuseppe Bonaccorsi  |
sabato 29 Aprile 2023

Braccio di ferro nella vertenza tra i sindacati e la nuova società chiamata ad “assorbire” l’ex partecipata. L’11 maggio in programma il vertice decisivo

CATANIA – Si sono vissuti attimi di tensione al palazzo della sede della Città metropolitana al termine della riunione convocata per fare il punto sulla vertenza Pubbliservizi. A causa delle notizie frammentarie che provenivano dal tavolo tecnico, alcuni lavoratori, al momento della conclusione dell’incontro sono entrati nella stanza del vertice. L’intervento della Digos ha consentito di ripristinare la calma. In effetti ci sono spiragli molto importanti nella vertenza che sino a pochi giorni fa sembrava essere finita in un vicolo cieco, ma tutta la vicenda passa attraverso il nodo scorsoio del riconoscimento e della riassunzione di tutti i 331 lavoratori della vecchia partecipata nella nuova società. Cosa, purtroppo, affatto scontata fino a questo momento, come è emerso nei giorni scorsi dal tavolo delle trattative.

“In effetti – spiega Giuseppe D’Amico, segretario Ugl dell’Igiene ambientale – dalla riunione sono emerse novità niente male. Anche il commissario Mattei, presente all’incontro, ha comunicato ai sindacati che la prossima settimana l’Ente delibererà tutte le somme necessarie affinché la nuova azienda speciale presenti l’offerta per acquisire, tramite asta, tutto il pacchetto Pubbliservizi”.

Ma gli animi tra Città metropolitana, curatori fallimentari, referenti della nuova società e sindacati si sono surriscaldati quando al tavolo, secondo alcune indiscrezioni relative al nuovo Piano industriale del neonato Ente, sono stati presentati i possibili numeri dei lavoratori cui garantire la nuova assunzione.

“A quel punto – continua il sindacalista – sono stati illustrati i nuovi piani organizzativi di lavoro, con le relative mansioni e sono usciti dei numeri che a noi non stanno affatto bene. La nuova società, infatti, sarebbe disponibile ad assorbire 215 unità a fronte degli attuali 331, da assumere in base ai servizi che dovrà corrispondere la nuova holding”. “Insomma – aggiunge D’Amico – qui stiamo parlando di 116 esuberi rispetto ai numeri attuali della vecchia società in liquidazione”.

Nella discussione che è scaturita i sindacati hanno fatto presente che mancano nel piano tre servizi, compresi la gestione dei musei, il car sharing e una parte del settore amministrativo.

“I dati che sono emersi dalla riunione non risultato ancora ufficiali. Per questo nell’incontro all’Ufficio per l’impiego è stato fatto un punto sulla vertenza e a questo punto i curatori fallimentari hanno chiesto al Tribunale una ulteriore proroga di 10 giorni con nuova riunione, sempre all’Ufficio dell’Impiego, fissata per il prossimo 11 maggio. Ci auguriamo che nei prossimi tavoli tematici sul nuovo Piano industriale, che prenderanno il via il prossimo 2 maggio, si possa ridurre e riportare sino a zero gli esuberi preannunciati, magari vedendo se esistono possibilità di prepensionamenti, tenendo presente che i sindacati chiedono e ribadiscono alle istituzioni che la vertenza deve chiudersi con il numero degli esuberi pari a zero. Non un lavoratore in meno deve far parte della nuova società”.

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