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Quando preoccuparsi per i valori degli esami del sangue

redazione

Quando preoccuparsi per i valori degli esami del sangue

giovedì 30 Novembre 2023

Gli esami del sangue sono uno strumento prezioso per monitorare la salute, ma è importante comprendere come interpretare i risultati. Vediamo quando preoccuparsi se i valori sono fuori dalla norma

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Esami del sangue: di cosa si tratta?

Gli esami del sangue sono uno strumento diagnostico di fondamentale importanza. Si tratta degli esami medici più diffusi e permettono, mediante un semplice prelievo venoso, di valutare i valori dei principali componenti ematici, fornendo tutta una serie di informazioni sulla salute e sul funzionamento dell’organismo.

Questo genere di analisi viene generalmente richiesto dal medico che può prescrivere diversi tipi di esami, in base alle esigenze del paziente e a ciò che bisogna indagare.

Gli esami del sangue sono in grado di valutare, ad esempio, la funzionalità degli organi, rilevare anomalie e diagnosticare condizioni mediche. Tuttavia, sapere quali eseguire e quali valori sono importanti non è sempre facile.

Vediamo in cosa consistono gli esami del sangue, quando preoccuparsi e quali valori meritano particolare attenzione.

Quali sono gli esami del sangue completi? Elenco

Gli esami del sangue completi, o check-up ematici completi, sono una serie di analisi diagnostiche che valutano i parametri ematici al fine di fornire informazioni sullo stato di salute generale del paziente. Sono spesso prescritti come parte di analisi di routine o per indagare specifiche condizioni.

I principali esami del sangue completi includono:

  • Emocromo completo: misura i livelli di cellule del sangue, come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine
  • Glicemia: misura la quantità di glucosio nel sangue e può aiutare a diagnosticare il diabete o monitorare il controllo glicemico
  • Profilo lipidico: valuta i livelli di colesterolo totale, colesterolo HDL (colesterolo “buono”), colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) e trigliceridi nel sangue
  • Funzionalità renale: include analisi come la creatinina e l‘azotemia per esaminare lo stato di salute dei reni
  • Elettroliti: misura i livelli di sodio, potassio e calcio nel sangue per valutare l’equilibrio elettrolitico
  • Funzionalità epatica: esami come Gamma GT (gamma glutamil transferasi)
  • GOT/AST (aspartato aminotransferasi) e GPT/ALT (alanina aminotransferasi) possono rivelare eventuali danni al fegato
  • VES (velocità di eritrosedimentazione): è un indice che permette di rilevare la presenza o meno di infiammazioni.

Quali sono i valori del sangue più importanti?

I valori del sangue normali variano a seconda dei parametri analizzati e dei laboratori in cui vengono effettuate le analisi. Alcuni valori, tuttavia, sono universalmente importanti per una valutazione accurata dello stato di salute e comprendono:

  • Globuli rossi: trasportano l’ossigeno ai tessuti e la loro conta normale negli uomini è tra i 4,5 e i 5,5 milioni per microlitro; mentre nelle donne è tra i 4,0 e i 5,0 milioni per microlitro
  • Emoglobina: nell’uomo è compresa tra 13,5 e 17,5 grammi per decilitro, mentre nella donna è tra 12,0 e 15,5 grammi per decilitro
  • Globuli bianchi: normalmentela loro conta è tra 4.500 e 11.000 per microlitro di sangue
  • Piastrine: importanti per la coagulazione, i livelli normali sono compresi tra 150.000 e 400.000 per microlitro di sangue
  • Glucosio nel sangue: è un indicatore del rischio di diabete o glicemia alterata. Normalmente i valori dovrebbero essere inferiori ai 100 milligrammi per decilitro
  • Funzioni epatiche: sono considerati normali livelli di AST e ALT tra le 10 e le 40 unità/litro
  • Funzioni renali: la creatinina è considerata normale se compresa tra 0,6 e 1,2 milligrammi per decilitro.

Cosa non fare prima delle analisi del sangue?

Nelle 8 – 12 ore antecedenti all’esame del sangue, è consigliabile il digiuno e l’astensione da bevande e tabacco. L’eccezione riguarda solamente l’acqua, la quale, tuttavia, dovrebbe essere consumata in quantità moderate, limitandosi a un massimo di due bicchieri poco prima delle analisi.

Inoltre, sarebbe opportuno evitare qualsiasi forma di attività fisica nelle 12 ore che precedono gli esami, dal momento che potrebbe avere un impatto sui risultati di vari parametri. È importante anche interrompere l’assunzione di farmaci durante questo periodo.

Quando preoccuparsi?

Molte persone si preoccupano eccessivamente se un valore del loro esame del sangue è leggermente al di fuori dell’intervallo di riferimento. Tuttavia, è importante tenere presente che l’intervallo di riferimento è solo una guida. Piccole deviazioni dalla norma sono spesso insignificanti, soprattutto se la persona è in buona salute.

Ci sono alcune eccezioni in cui anche piccole alterazioni dovrebbero destare preoccupazione.

Ad esempio, se la glicemia a digiuno è leggermente elevata (100-125 mg/dl), questo potrebbe indicare un’insulino-resistenza o un prediabete. Anche bassi livelli di vitamina D o di ferro dovrebbero essere attenzionati.

Per la maggior parte degli altri valori, tuttavia, è la tendenza nel tempo che conta di più. Se un valore è costantemente fuori dall’intervallo di riferimento nel corso di più esami, allora è il caso di approfondire con ulteriori analisi.

Alcuni valori che dovrebbero destare maggiore preoccupazione, se alterati sono:

  • Colesterolo totale superiore a 240 mg/dl o colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) superiore a 160 mg/dl, soprattutto in presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare
  • Trigliceridi superiori a 500 mg/dl, che aumentano il rischio di pancreatite
  • Transaminasi epatiche (ALT/AST) costantemente elevate, che indicano possibili danni al fegato
  • Bassi livelli di sodio o potassio che possono causare sintomi neurologici
  • Alti livelli di proteina C-reattiva (PCR) che segnalano infiammazione
  • Globuli bianchi bassi (leucopenia) o elevati (leucocitosi) che possono indicare infezioni o altre condizioni patologiche.

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