"RACcontami, se vuoi...", gruppo d'ascolto a Caltanissetta - QdS

“RACcontami, se vuoi…”, a Caltanissetta il gruppo d’ascolto per i più giovani

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“RACcontami, se vuoi…”, a Caltanissetta il gruppo d’ascolto per i più giovani

Salvatore Rocca  |
martedì 05 Dicembre 2023

L'iniziativa ideata dal Rotaract Club di Caltanissetta in collaborazione con il Rotaract Club di Caltagirone dedicata ai ragazzi che desiderano parlare liberamente del proprio stato d'animo.

Un momento di conoscenza e confronto, con la possibilità di essere ascoltati da professionisti del settore quali psicologi, psicoterapeuti ed educatori. Si è svolta martedì 28 novembre, all’Istituto A. Manzoni-F. Juvara di Caltanissetta l’incontro “RACcontami, se vuoi…”, l’iniziativa ideata dal Rotaract Club di Caltanissetta in collaborazione con il Rotaract Club di Caltagirone e incentrata sull’obiettivo di realizzare un gruppo di incontro rivolto all’ascolto degli studenti delle classi di 4° e 5° anno.

Il progetto, candidato per la selezione italiana dell’E.R.I.C. sulla Mental Health, intende sentire e dare ascolto a ogni stato d’animo, alla propria solitudine interiore e – se si vuole – di condividerla con altri. Il tutto senza ricevere un giudizio, ma venendo invece accettati e compresi, nel pieno rispetto del proprio vissuto.

Le tematiche affrontate

A prendere parte all’iniziativa sono state due psicologhe, Cristina Acquaviva e Cristina Ciotta, le quali hanno accolto le esperienze raccontate dalle studentesse che hanno voluto parlare a cuor aperto delle loro difficoltà. Tante le tematiche affrontate nel corso dell’incontro: dall’abbandono all’autolesionismo, passando per il bullismo, i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, la violenza fisica e psicologica e i tentati abusi sessuali.

“Nessun pregiudizio per i ragazzi”

“Trovare un ambiente sicuro è un’ambizione per ognuno di noi, per dei ragazzi del Liceo a volte è difficile pensare a questa meta. Per 90 minuti, volevamo essere noi la loro zona di comfort: un contesto dove non esistono pregiudizi, dove noi stessi abbiamo messo le nostre storie e insicurezze”, ha commentato Cristina Acquaviva, una delle due psicologhe che hanno partecipato al gruppo d’ascolto.

Il progetto adesso intende creare tra il 2024 e il 2025 un vero e proprio servizio che possa dare voce, braccia, cuore e soprattutto benessere sotto una lente biopsicosociale alle nuove generazioni.

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