Raddoppi ferroviari Messina – Catania – Palermo

Raddoppi ferroviari Messina – Catania – Palermo, via agli scavi nelle gallerie a Nizza

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Raddoppi ferroviari Messina – Catania – Palermo, via agli scavi nelle gallerie a Nizza

Hermes Carbone  |
domenica 25 Febbraio 2024

Il colosso Webuild sta portando avanti il progetto per unire le principali città della Sicilia orientale

Trenta minuti, tanti ne basteranno per raggiungere in treno Messina e Catania. Tempo di attesa: almeno altri dieci anni. Stiamo parlando dei lavori per la realizzazione del doppio binario sulla tratta che unisce le principali città della Sicilia orientale portati avanti dal colosso Webuild. Si tratta dell’azienda leader del Consorzio Eurolink, quello in predicato di avviare i cantieri per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina nel prossimo giugno.

Nel frattempo, però, era necessario cominciare dal territorio: quindi, dall’esigenza del raddoppio ferroviario nel triangolo Messina – Catania – Palermo. Il Gruppo Ferrovie dello Stato ha avviato i cantieri il 12 Agosto 2022 con l’obiettivo di realizzare il raddoppio dei binari delle tratte Fiumefreddo-Taormina/Letojanni e Taormina-Giampilieri, sull’itinerario della provincia di Messina che si congiunge con quella di Catania.

Raddoppi ferroviari, proseguono i lavori

I lavori per la tratta ferrata procedono spediti nella zona di Nizza di Sicilia, proprio dove venerdì mattina la testa rotante della “talpa”, la macchina utilizzata dal gruppo Webuild per scavare la montagna, è stata inserita all’interno del tunnel. Oltre a perforare la pietra, il suo scopo è quello di provvedere in parallelo al montaggio rivestimenti utili alla stabilizzazione del terreno circostante. Questo aiuterà a ridurre le tempistiche di realizzazione, che si preannunciano comunque lunghe. 

 «Il progetto prevede circa 13,9 km di nuova linea ferroviaria a doppio binario, compresa la realizzazione dell’interconnessione Taormina-Letojanni, la dismissione degli impianti della linea attuale fra Fiumefreddo e l’allaccio a quella storica», come comunica l’azienda con sede nel Centro Direzionale Milanofiori. 

Raddoppi ferroviari, le gallerie

A essere costruiti saranno la stazione interrata di Taormina, due gallerie naturali, una galleria artificiale a Fiumefreddo e due viadotti. Le gallerie naturali sono una a doppio binario a canna singola e lunghezza pari a 3,3 chilometri (Galleria Calatabiano) e l’altra a doppia canna e lunghezza pari a 6,1 chilometri (Galleria Taormina).

Il progetto, suddiviso in due lotti, rientra nell’asse ferroviario Messina-Catania-Palermo, parte del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo delle reti europee di mobilità sostenibile Trans-European Transport Network (TEN-T). Il secondo lotto riguarderà il tratto che dalla perla dello Ionio conduce direttamente a Giampilieri, il primo villaggio del territorio comunale di Messina. Questa tratta si estende su oltre 28 chilometri di binari, dove è prevista la costruzione di 2 gallerie naturali a singola canna, 6 a doppia canna e 7 viadotti.

Raddoppi ferroviari, tempo di percorrenza di 30 minuti tra Messina e Catania

A lavori ultimati, tra Messina e Catania il tempo di percorrenza sarà ridotto di circa 30 minuti, consentendo così di sviluppare un servizio di tipo metropolitano da Catania fino a Taormina/Letojanni. Giunti a Giampilieri, poi, sarà possibile l’utilizzo della metroferrovia, che ogni giorno consente lo spostamento in centro città dall’estrema periferia sud in meno di mezz’ora. 

Il cantiere della Webuild per il raddoppio ferroviario è uno dei più impegnativi portata avanti in tutta l’Isola. Prevista la realizzazione di 42 chilometri di raddoppio ferroviario: di questi, 37 chilometri saranno realizzati in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea, per un investimento complessivo di RFI da 2,3 miliardi di euro.

Raddoppi ferroviari, investimento da 11 miliardi di euro

L’intervento totale sulla tratta ferroviaria Palermo-Catania-Messina, invece, prevede un investimento di oltre 11 miliardi di euro (provenienti in parte anche dal PNRR) e realizzato per conto di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), con il supporto della società di ingegneria Italferr, sotto l’egida del Commissario Straordinario di Governo.

Sulla tratta Palermo-Catania resta centrale il cantiere Bicocca-Catenanuova, tra i comuni di Catania ed Enna. Qui il raddoppio ferroviario sarà realizzato su una tratta di 38 km, con l’attivazione di 17 viadotti, 8 cavalcaferrovia, 2 gallerie artificiali e 2 gallerodotti. Circa 400 gli operai impegnati che a regime arriveranno a 3000 unità, per un investimento di 415 milioni di euro

In attesa di quella che sarà appunto la realizzazione del ponte sullo Stretto, con lavori cantierabili già nei prossimi mesi, secondo quanto confermato dal ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, e che nelle intenzioni del governo consentirà un definitivo arrivo dell’alta velocità nella tratta Messina – Catania – Palermo.

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