Ragusa, in arrivo 405 mila euro per il Museo di Kamarina - QdS

Ragusa, in arrivo 405 mila euro per il Museo di Kamarina

Stefania Zaccaria

Ragusa, in arrivo 405 mila euro per il Museo di Kamarina

giovedì 25 Maggio 2023

Il sito archeologico era stato riaperto lo scorso anno dopo uno stop durato ben quattro anni Prevista la creazione di nuovi spazi accessibili al pubblico per ampliare l’esperienza dei visitatori

RAGUSA – Ci sono voluti anni per vederlo nuovamente fruibile ma gli interventi necessari al suo arricchimento sono sempre numerosi. Il museo archeologico di Kamarina ha bisogno di nuovi interventi che permettano una fruizione migliore dopo i lavori degli ultimi anni.

Definibile uno dei fiori all’occhiello del panorama culturale siciliano, il parco di Kamarina è sempre stato considerato di importanza secondaria rispetto a quelli di Siracusa o Agrigento ma merita senz’altro un’attenzione altrettanto rilevante. Riaperto l’anno scorso dopo uno stop durato quattro anni, è stato restaurato e abbellito per renderlo nuovamente fruibile ma soprattutto per adeguarlo alle tecnologie d’avanguardia. Per le opere che conserva, è sicuramente d’importanza mondiale anche perché la sua collezione di anfore è degna di nota e attira studiosi da ogni parte.

Storia, paesaggi, bellezze architettoniche potranno adesso arricchirsi maggiormente grazie all’arrivo di altri fondi. A darne notizia è Salvo Sallemi, senatore di Fratelli d’Italia, che si è interessato relativamente all’iter di rimodulazione dei fondi del Pon Cultura e Sviluppo 2014-2020 ed ha comunicato l’arrivo di una nota di conferma da parte del ministero della Cultura sulla disponibilità degli importi.

“Una notizia molto importante per l’intera provincia – ha sottolineato Sallemi – e per un Museo che è fiore all’occhiello del territorio e che ha riaperto i battenti la scorsa estate, dopo i lavori di riqualificazione durati diverso tempo. Accogliamo molto positivamente lo sblocco di fondi per 405mila euro che serviranno per interventi di musealizzazione, per la creazione di nuovi spazi aperti al pubblico e per la nuova impiantistica nonché per il miglioramento dell’esperienza dei visitatori. Mi ero interessato personalmente affinché questi fondi potessero essere sbloccati e la comunicazione del ministero sancisce, in tempi rapidi, l’esito positivo della vicenda. Così il Sud Est siciliano potrà contare sul potenziamento di una struttura museale molto importante”.

Una struttura dalla rilevanza mondiale, quindi, ma che dovrebbe però essere collegata nel migliore dei modi. Le strade per raggiungerla, infatti, non sono fra le migliori e il maltempo degli scorsi mesi non ha fatto altro che peggiorare la situazione. “Parimenti auspico che i lavori nelle arterie stradali limitrofe, gravemente danneggiate dall’alluvione dello scorso febbraio, possano procedere altrettanto speditamente – ha aggiunto Salvo Sallemi -. Per il ponte sull’Ippari, travolto dalla furia dell’acqua, è allo studio una soluzione con la Regione e la Protezione civile. Lavoriamo a testa bassa su tutti i fronti in sinergia con le istituzioni”.

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