Ragusa, lavoro, in provincia cresce la disoccupazione - QdS

Ragusa, lavoro, in provincia cresce la disoccupazione

Stefania Zaccaria

Ragusa, lavoro, in provincia cresce la disoccupazione

mercoledì 06 Gennaio 2021

Alla crisi sanitaria si somma quella economica che rischia di avere conseguenze devastanti. A lanciare l’allarme, l’Ust Cisl che chiede regole chiare per tutelare lavoratori e lavoratrici

RAGUSA – “Il continuo cambiamento delle misure sta creando molta confusione: i cittadini vedono modificare continuamente le regole e questo crea anche ricadute sul lavoro”. Il segretario generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi lancia l’allarme dell’aumento del tasso di disoccupazione soprattutto dopo il continuo modificarsi delle misure di contenimento del Covid19.

Nelle ultime ore si è registrato un notevole incremento di casi positivi e ciò dimostra che il delicato momento che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo non è per niente concluso. Anzi. Oltre al problema sanitario, però, c’è anche quello economico.

“Non possiamo piangere più sul latte versato – ha evidenziato ancora Carasi – non possiamo più recriminare per ciò che non è stato fatto e che, invece, andava fatto. Piuttosto, la Cisl sta ponendo un tema che deve diventare, secondo noi, predominante: dobbiamo avere delle regole precise e rispettarle e, soprattutto, queste regole non possono cambiare continuamente. Ai ragusani, così come a tutti i siciliani, interessa sapere se la sanità è attrezzata per fronteggiare la pandemia e se si è in grado di fronteggiare la disoccupazione che, purtroppo, com’era prevedibile, sta continuando ad aumentare. La prospettiva, per il territorio ibleo, è di decine e decine di posti di lavoro in meno, alcune imprese, purtroppo, non ce l’hanno fatta e hanno già chiuso i battenti”.

È impossibile fare previsioni, ovviamente, ma gli ultimi dati sulle imprese che hanno chiuso, sui posti di lavoro persi e sulle vendite che calano, non mostrano sicuramente un futuro roseo.

“Nessuno può addentrarsi in previsioni specifiche e, quindi, non sappiamo se questi dati saranno destinati a crescere, a diventare più consistenti nel 2021. Riteniamo, come Cisl – ha aggiunto Carasi – che ai ragusani interessi che ci si occupi di questi argomenti, interessi sapere se abbiamo una sanità attrezzata, se si farà ripartire il lavoro. Ci pare di vedere che siamo in forte ritardo. Un altro tema, poi, che merita attenzione è come riformare gli ammortizzatori sociali che finora hanno garantito una relativa tenuta occupazionale anche in questa provincia. Abbiamo visto, durante la pandemia, quanti strumenti ci si è dovuti inventare per tutelare i redditi dei lavoratori e delle lavoratrici”.

“Quindi – ha concluso il segretario generale dell’Ust Cisl – è opportuno mettere mano agli ammortizzatori sociali, creare un sistema che si applichi a tutti, lavoratori e lavoratrici. Indispensabile, poi, collegare tutti gli ammortizzatori sociali alla politica attiva del lavoro, la grande assente in questi ultimi anni”.

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