Soggetti fragili, un bando per gli Enti locali iblei - QdS

Soggetti fragili, un bando per gli Enti locali iblei

redazione

Soggetti fragili, un bando per gli Enti locali iblei

Stefania Zaccaria  |
giovedì 03 Marzo 2022

Dal Pnrr un finanziamento complessivo di 1.450,6 milioni di euro. Marialucia Lorefice ha informato i sindaci della provincia: "Per il territorio ragusano si tratta di un’opportunità da non perdere"

RAGUSA – Un finanziamento complessivo di 1.450,6 milioni di euro, un’opportunità da non perdere per gli enti locali.

È stato presentato così, ai sindaci della provincia iblea, un bando per l’inclusione di soggetti fragili: è stata la presidente della Commissione Affari sociali della Camera Marialucia Lorefice a informare i primi cittadini sulla questione.

Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza – ha sottolineato Lorefice – rappresenta una straordinaria opportunità per intervenire in ambito sociale, per ridurre le disuguaglianze, gli squilibri e favorire l’inclusione sociale dei soggetti fragili e vulnerabili. In questa direzione va il nuovo avviso pubblico 1/2022 Pnrr – Next Generation Eu pubblicato il 15 febbraio dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il bando in questione prevede un finanziamento complessivo di 1.450,6 milioni di euro, a favore degli Ambiti territoriali sociali, che potranno presentare richiesta di finanziamento attraverso un Soggetto attuatore, che può essere o il Comune capofila dell’Ats o l’ente pubblico individuato come capofila dell’Ats. Si potrà presentare domanda dal 1 marzo al 31 marzo prossimo”.

Si tratta di un’importante opportunità per i Comuni che, negli ultimi anni, hanno dovuto far fronte a una crisi senza precedenti. Migliaia, infatti, le richieste di aiuto di famiglie in difficoltà, di aziende in declino, visto che la pandemia ha messo in ginocchio praticamente quasi tutti i settori.

“L’Avviso – ha evidenziato Lorefice – prevede interventi di rafforzamento dei servizi a supporto delle famiglie in difficoltà, soluzioni alloggiative e dotazioni strumentali innovative rivolte alle persone anziane per garantire loro una vita autonoma e indipendente, servizi socio assistenziali domiciliari nonché forme di sostegno agli operatori sociali e iniziative di housing sociale di carattere sia temporaneo che definitivo”.

“Le Regioni e Province autonome – ha aggiunto – avranno un ruolo di coordinamento e di programmazione per lo sviluppo dei sistemi sociali territoriali in relazione ai Livelli essenziali delle prestazioni in ambito Sociale, Leps, di livello nazionale e alla programmazione regionale. Davvero una importante opportunità per aiutare i nostri territori a garantire i Leps sfruttando le ingenti risorse in arrivo dall’Ue, così da venire incontro alle esigenze delle categorie più fragili della società, come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza dimora”.

“Stiamo lavorando – ha concluso Lorefice – con perseveranza assieme al governo per ridurre gli squilibri tra Nord e Sud, aumentando la spesa sociale, per far sì che ad ogni cittadino, indipendentemente dal luogo di residenza, siano garantiti gli stessi servizi socio-assistenziali”.

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