Rapina in piazza Falcone e Borsellino a Catania - QdS

La doppia rapina e il volto riconosciuto in foto: arrestato pregiudicato

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La doppia rapina e il volto riconosciuto in foto: arrestato pregiudicato

Redazione  |
giovedì 23 Febbraio 2023

Due rapine in poche ore, le indagini della Questura e l'arresto a Catania.

Lo scorso 16 febbraio, il personale delle Volanti è intervenuto in piazza Falcone e Borsellino a Catania a seguito di segnalazione di una rapina consumata ai danni di un cittadino marocchino, da parte di un altro extracomunitario.

Rapina in piazza Falcone e Borsellino a Catania

Sul posto gli agenti hanno preso contatti con la vittima, che ha raccontato di essere stato avvicinato da tre soggetti, di sua conoscenza, che hanno tentato di proporgli l’acquisto di alcune bottiglie di alcolici rubati la sera precedente.

Al suo netto rifiuto sarebbe nata quindi un’accesa lite, nel corso della quale uno dei tre soggetti ha preso una bottiglia e, brandendola, l’ha scagliata contro la vittima della rapina, colpendola in pieno volto.

Nonostante la concitazione del momento e il duro colpo ricevuto, la vittima è rimasta lucida e si è reso conto che uno dei tre malviventi gli aveva sottratto il cellulare, prima di darsi alla fuga assieme agli altri complici. Non pago della rapina perpetrata, uno dei tre è tornato verso la vittima colpendola con un violento schiaffo al volto, per poi raggiungere gli altri due complici nella fuga.

La denuncia

Il malcapitato è stato accompagnato al Pronto Soccorso, ricevendo una prognosi di 10 giorni. Poi ha deciso di sporgere denuncia per la rapina. Dal momento che si trattava comunque di soggetti di sua conoscenza, l’uomo ha fornito agli inquirenti delle descrizioni e si è dichiarato in grado di riconoscere i responsabili in fotografia.

In sede di denuncia, gli operatori hanno sottoposto all’uomo diverse fotografie di extracomunitari, pregiudicati, tra i quali poter riconoscere qualcuno dei suoi aggressori. La vittima ha riconosciuto senza alcun dubbio, tra le foto proposte, uno dei suoi aggressori, un tunisino con precedenti.

La seconda rapina e l’arresto

Proprio nella stessa mattinata era stata perpetrata un’altra rapina ai danni di un cittadino bengalese. Costui era stato rapinato dopo aver chiuso la propria attività commerciale in via D’Amico da parte di tre soggetti nordafricani, che improvvisamente lo hanno aggredito con calci e pugni sottraendogli il cellulare e 500 euro in contanti, incasso giornaliero della sua attività.

Per le percosse subìte il cittadino bengalese ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. E in sede di denuncia, delle descrizioni dei propri aggressori, di cui uno di sua conoscenza e del quale riusciva a fornire solo il nome.

Gli agenti, quindi, ritenendo che potesse trattarsi dello stesso autore della rapina avvenuta nel corso del pomeriggio hanno preso contatti con il cittadino bengalese, invitandolo a presentarsi in Questura per sottoporlo a individuazione fotografica del possibile autore. Anche in questo caso, l’uomo ha riconosciuto senza ombra di dubbio lo stesso soggetto in foto.

Gli agenti hanno rintracciato il tunisino in via Aretusa, nascosto tra le auto parcheggiate, e lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Il pm di turno ha poi disposto di condurre l’uomo nel carcere di Piazza Lanza.

Immagine di repertorio

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