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Covid, rave party a Caltanissetta, l’amarezza del sindaco Gambino

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Covid, rave party a Caltanissetta, l’amarezza del sindaco Gambino

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lunedì 26 Aprile 2021

"Sono deluso e rammaricato", poi aggiunge: "non abbiamo un poliziotto per ogni nisseno". Secondo Ricifari, questore di Caltanissetta: "E' saltato il ruolo familiare ed educativo per questi giovani".

Sono tutti ragazzi giovanissimi quelli che nella notte hanno preso parte al rave party organizzato in contrada Stretto Garibaldi, a Caltanissetta. Da poco la città è uscita dalla zona rossa, dopo 38 giorni, e già nella notte è diventata meta per gli amanti della musica techno, un centinaio, provenienti da tutta la Sicilia. Una festa durata poco visto che l’arrivo della polizia ha generato il “fuggi fuggi” generale e alcuni dei presenti hanno anche gettato via pasticche di ecstasy, marjuana e hashish recuperati dagli agenti.

“E’ la prova che i comportamenti sconsiderati continuano – ha detto il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari – e mentre siamo ancora in una situazione di estrema difficoltà qualcuno pensa che ci sia un liberi tutti. Temo che comportamenti di questo tipo si verifichino anche in luoghi privati, al chiuso e non mi stupirei se tra tre settimane ci ritrovassimo con nuove misure restrittive che invece, per ragioni sociali ed economiche, dovremmo evitare”.

“Tra i presenti al rave party – aggiunge – c’erano ventenni e anche ragazzi più giovani e questo ci fa pensare che è completamente saltato il ruolo familiare ed educativo. Qui non c’entra nulla la società, ma l’educazione e anche il controllo. La polizia è impegnata al massimo e quando leggo che non facciamo i controlli mi domando a cosa si riferiscano. Un grazie va a chi ha avuto il coraggio e il buon senso di contattarci e di segnalarci quanto stava accadendo”.

Anche il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, si è detto profondamente indignato dopo aver appreso del rave party organizzato nella notte in aperta campagna, sospeso grazie all’intervento della polizia. “Come ho detto più volte nei 38 giorni di zona rossa – dice Gambino – l’aumento dei contagi non è mai ‘inspiegabile’. Questi comportamenti incoscienti potrebbero produrre lo stesso risultato di qualche settimana addietro”.

“Capisco che i giovani vogliano riappropriarsi delle loro vite, ma non si può consentire che lo facciano a scapito di chi i sacrifici li ha fatti realmente. Penso – aggiunge – ai commercianti della città. Sono profondamente deluso e rammaricato. Sono anche particolarmente arrabbiato perché così non sarà possibile uscirne presto. Il ruolo della famiglia è importante, soprattutto in questo momento così difficile. Noi sindaci non siamo attrezzati per i miracoli e di questo passo, tra una zona rossa e l’altra, finiremo veramente sul lastrico”.

“Ma come si fa a non capire che siamo sull’orlo del baratro economico? E invece si canta e si balla tra droga e alcool come se nulla fosse. Ringrazio la Polizia di Stato per l’intervento deciso e fattivo, ma dobbiamo essere noi a tenere comportamenti corretti, come ho detto centinaia di volte, non abbiamo un poliziotto per ogni nisseno”.

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