Razze in estinzione, sbloccato bando del 2018 - QdS

Razze in estinzione, sbloccato bando del 2018

Michele Giuliano

Razze in estinzione, sbloccato bando del 2018

mercoledì 26 Agosto 2020

Finalmente la Regione ha pubblicato l’elenco definitivo dei beneficiari: fondi ad oltre 500 allevamenti in Sicilia. Quasi 3,5 milioni di euro per razze autoctone: si dovrà rispettare l’allevamento in purezza per 5 anni

PALERMO – Saranno in 507 gli imprenditori che potranno accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal bando regionale, emesso nel 2018, per l’allevamento di razze in pericolo di estinzione. È stato da poco pubblicato l’elenco regionale definitivo delle domande di sostegno finanziabili, per un totale di quasi 3 milioni e mezzo di euro.

Un bando che guarda al lato economico senza dimenticare l’importanza del patrimonio siciliano di biodiversità, la tipicità delle produzioni e la sostenibilità ambientale, per cui la varietà di razze da allevamento è e rimane una ricchezza da valorizzare e preservare.

L’azione rientra nel Psr Sicilia e sostiene con contributi diretti (pagamenti agro-climatico-ambientali) gli allevatori che s’impegnano ad assicurare la continuità dell’allevamento delle razze autoctone in pericolo di estinzione, compensando in tal modo i maggiori costi e la minore redditività.

Il contributo viene riconosciuto alle aziende zootecniche che, per il prossimo quinquennio, procederanno all’allevamento in purezza delle razze riconosciute nel bando come da “proteggere”, rispettando le specifiche prescrizioni sulla tenuta dei registri e dei libri genealogici, incrementando del 20% il numero di capi allevati. Quindi non solo protezione del numero dei capi esistenti, ma un graduale aumento dei numeri per raggiungere, nel tempo, una condizione di “sicurezza” riguardo la singola razza.

L’entità del premio comunitario è determinato per ciascuna razza autoctona: per i bovini di razza cinisara e modicana sono stati concessi finanziamenti di 400 euro per singolo capo in un anno, per gli ovini di razza noticiana e barbaresca siciliana la cifra sale a 470 euro, poco meno invece per le capre messinesi e girgentana, per le quali saranno devoluti 370 euro per capo, e la stessa cifra andrà agli allevatori di caprini di razza argentata dell’Etna. Ancora, per il suino nero siciliano saranno dati 200 euro annui per singolo capo, e lo stesso per l’asino ragusano. Si sale a 300 euro per il cavallo di razza purosangue orientale, a 400 per il cavallo sanfratellano e a 500 euro per l’asino pantesco.

Le richieste sono state finanziate secondo un ordine prestabilito di priorità: innanzitutto è stata privilegiata la zootecnia nelle aree ‘Natura’, quindi le aziende con meno di 10 capi e che utilizzano le tecniche e i prodotti dell’allevamento biologico. In ultimo è stato considerato se le aziende sono assoggettate o meno ad altri regimi di contributo agro-ambientale della misura 10 Psr Sicilia.

Le domande di adesione alla misura 10.1.g Psr Sicilia sono state presentate nel mese di maggio del 2018, ormai due anni fa. Il primo elenco provvisorio era stato approvato con ddg lo scorso dicembre, ma a seguito di ricorsi è stata necessaria la revisione della graduatoria. Una scelta, quella degli allevatori e quella della Regione, insieme alla comunità europea, di salvaguardare le razze autoctone: i processi produttivi e le importazioni di razze esotiche hanno determinato l’erosione delle risorse genetiche autoctone, dei quali oggi sono riconosciuti i pregi bio-nutrizionali. Il tipo di allevamento, il metabolismo e il programma alimentare, infatti, consentono prodotti meno inquinati e a basso contenuto di colesterolo.

L’estinzione delle razze è un problema globale. Fino ad oggi nel corso della storia si sono estinte ben 647 razze di animali autoctoni e la tendenza è in aumento. In Italia sono circa 130 le razze animali a rischio di estinzione. Non esiste una banca italiana di materiale genetico, ma diversi centri e associazioni di allevatori che forniscono i dati.

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