Reddito cittadinanza, al via controlli Inps: chi rischia di perdere tutto

Reddito di cittadinanza, raffica di controlli: chi non riceverà più un euro

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Reddito di cittadinanza, raffica di controlli: chi non riceverà più un euro

Redazione  |
venerdì 09 Dicembre 2022

L'Inps dichiara che nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000 sono state respinte in automatico

“E’ finita la pacchia”, come direbbe la Premier Giorgia Meloni. In questo caso ci rivolgiamo ai percettori di reddito di cittadinanza. Una nuova stretta è in arrivo. E saranno in tanti a non ricevere più un euro dal sussidio grillino. Questo perché l’Inps dà il via ai controlli preventivi. Ecco di cosa si tratta.

La circolare dell’Inps

“A seguito dell’evoluzione applicativa della misura – si legge in una nota – l’Inps ha intensificato i controlli ex ante nell’ottica di prevenire ed individuare i comportamenti opportunistici e fraudolenti. Pertanto, il sistema dei controlli è stato progressivamente rafforzato con l’obiettivo di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese, verificando preventivamente le informazioni in possesso dell’Inps e di altre amministrazioni pubbliche, e anticipando i controlli anche in ottica ‘antifrode’”.

Controlli alle domande dei percettori del reddito: 290 mila a rischio

“Gli scenari di rischio elaborati e i relativi allarmi attivati dall’Inps hanno permesso di individuare su circa 1.290.000 domande pervenute, nei primi dieci mesi del 2022, oltre 290.000 a rischio: 240.000, rientranti negli scenari relativi alla mancanza del requisito della residenza in Italia e a false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare, sono state respinte in automatico, prima che la prestazione potesse essere indebitamente percepita; 50.000 sono state sospese e sottoposte ad ulteriori controlli”.

Da qui la necessità di “adottare tempestivamente i conseguenti provvedimenti di reiezione, anticipando tale verifica al momento della presentazione delle domande, scelta recepita e oggi regolata da una specifica norma di legge”.

Un milione di domande è stato accettato

Complessivamente, da quanto si evince da una tabella dell’Inps, al 30 settembre 2022:

  • 456.331 sono in totale domande respinte,
  • 264.964 le posizioni decadute,
  • 60.523 quelle revocate.

Il Reddito di Cittadinanza è stato oggetto di un ampio dibattito istituzionale e di particolare attenzione mediatica, anche in occasione delle verifiche di accertati casi di indebita percezione della stessa”.

Come funzionano i controlli Inps sulle domande per il reddito di cittadinanza

Il sistema dei controlli risulta particolarmente complesso per il grande numero di Amministrazioni coinvolte e per la tempistica da rispettare per la verifica dei requisiti. L’Inps ha attuato un “sistema di controlli centralizzati sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, affiancato da verifiche ex post a cura delle sedi territoriali sulla veridicità delle dichiarazioni”, spiega l’Istituto di previdenza sociale nazionale.

Inoltre, si legge nel comunicato stampa, “l’Inps ha intensificato i controlli ex ante nell’ottica di prevenire ed individuare i comportamenti opportunistici e fraudolenti. Pertanto, il sistema dei controlli è stato progressivamente rafforzato con l’obiettivo di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese, verificando preventivamente le informazioni in possesso dell’Inps e di altre amministrazioni pubbliche, e anticipando i controlli anche in ottica ‘antifrode’.

Sono stati, inoltre, individuati scenari di ‘rischio potenziale’ predefiniti, incrociando le dichiarazioni presenti nelle domande di RdC e nelle relative Dichiarazioni Sostitutive Uniche con i dati e le informazioni presenti nei propri archivi”.

Cosa fa scattare il rifiuto della domanda ai controlli dell’Inps

In particolare, i principali scenari di rischio riguardano:

  • mancanza del requisito della residenza in Italia;
  • false o omesse dichiarazioni relativamente alla posizione lavorativa dei componenti il nucleo familiare;
  • false dichiarazioni circa la composizione del nucleo familiare;
  • eventuale titolarità di imprese e/o di qualifiche/cariche sociali da parte dei componenti il nucleo familiare richiedente il beneficio (quest’ultimo scenario di rischio è stato da poco introdotto, in stretta collaborazione con le forze dell’Ordine).

Quando i sistemi dell’Inps rilevano questi indicatori di rischio, le domande vengono immediatamente respinte, o sospese in via preventiva rispetto al pagamento del beneficio nei casi in cui si rendano necessari ulteriori approfondimenti.

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