Refugees Got talent, a Catania la finalissima del contest - QdS

Refugees Got talent, a Catania la finalissima del contest

redazione

Refugees Got talent, a Catania la finalissima del contest

martedì 18 Giugno 2019

Venerdì in piazza Università la seconda edizione dell’evento catanese dedicato alla Giornata mondiale del rifugiato, l'appuntamento annuale voluto dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite

CATANIA – Si terrà venerdì prossimo, giorno 21 giugno, a partire dalle 20, in Piazza Università, la seconda edizione dell’evento catanese dedicato alla Giornata mondiale del rifugiato, l’appuntamento annuale voluto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di oltre 70 milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo.

La serata, condotta da Emanuele Bettino, offrirà lo spettacolo del Refugees’ Got talent, le storie di rifugiati e rifugiate e le testimonianze dei volontari impegnati in prima linea nell’accoglienza. Tra gli ospiti Douglas Booth, Francesca Ferro, Paolo Li Rosi e Lino Privitera.

L’evento, organizzato dalla Rete del Rifugiato – Coordinamento di Catania, un raggruppamento di associazioni, enti e comunità etniche impegnati nell’accoglienza e nel supporto a migranti e rifugiati nel territorio di Catania, ha il patrocinio dell’Unhcr (Agenzia Onu per i Rifugiati), del Comune e dell’Arcidiocesi di Catania.

Tra i momenti più attesi della serata, la finalissima del Refugees’ Got talent: il pubblico potrà apprezzare i 13 finalisti – ballerini, cantanti, poeti e attori – che hanno superato la preselezione seguita al lancio del contest dello scorso maggio. In Piazza Università si alterneranno rifugiati, migranti e italiani che, nelle loro esibizioni, tratteranno i temi della fuga, della protezione e dell’accoglienza.

I 13 finalisti avranno la possibilità di esibirsi in uno dei luoghi più rappresentativi di Catania, davanti a un pubblico numeroso e a una giuria d’eccezione e dal profilo artistico internazionale: l’attore inglese Douglas Booth (supporter internazionale di Unhcr), l’attrice e regista Francesca Ferro, il vocal-coach/musicista Paolo Li Rosi e il coreografo e regista Lino Privitera. Nel corso della serata, che si avvale della direzione artistica di Francesco Patanè, ampio spazio anche alle storie di quanti hanno cominciato una nuova vita a Catania, divenendo risorsa per la città, e al racconto dei progetti delle associazioni che sono in prima linea nel territorio etneo per fornire accoglienza e supporto.

La Rete del Rifugiato è composta da: Centro Astalli Catania, Unhcr (The Un Refugee Agency), Caritas diocesana di Catania, Comunità islamica di Sicilia, Croce rossa italiana (Comitato di Catania), Ordine Francescano Secolare di Sicilia (Ofs), Centro servizi volontariato etneo (Csve), Consiglio italiano per i rifugiati (CIR), Ufficio pastorale migrantes di Catania, Movimento dei focolari, Pax Christi Catania, associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Istituto San Giuseppe, Consorzio Il Nodo, Cooperativa Prospettiva, Comunità Isole Mauritius, Comunità Sri Lanka, Comunità Sant’Egidio, Africa Unita, Associazione Penelope, Locanda del Samaritano/Missionari Vincenziani Catania.

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