Una spinta in favore dell’edilizia scolastica - QdS

Una spinta in favore dell’edilizia scolastica

Michele Giuliano

Una spinta in favore dell’edilizia scolastica

mercoledì 10 Aprile 2024

La Regione ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro per un massimo di 40 mila euro a istituto. Priorità agli interventi su cui gravano prescrizioni imposte da organismi di sicurezza pubblica

ROMA – Un aiuto agli istituti scolastici che necessitano di interventi urgenti per la manutenzione straordinaria: un totale di 2 milioni e mezzo di euro, per un importo singolo di 40 mila euro come tetto massimo. L’Ufficio speciale regionale per l’Edilizia scolastica e universitaria e per lo stralcio di interventi a valere su Prof e Oif ha emesso la circolare attuativa per l’utilizzo dello stanziamento previsto in finanziaria per l’anno 2024. Gli interventi per i quali è possibile richiedere il contributo devono essere finalizzati alla “rimozione di rischi imminenti o di compromesse condizioni di vivibilità degli ambienti, volti a garantire la continuità dell’attività scolastica, la pubblica incolumità, l’igiene e la sicurezza dell’edificio”.

Come accennato, l’importo massimo complessivo ammissibile a finanziamento regionale, per singolo intervento, è pari a 40 mila euro; eventuali ulteriori somme necessarie saranno poste a carico del bilancio dell’Ente locale proprietario, che sia il Comune o l’ex Provincia, attraverso un apposito atto di impegno amministrativo contabile.

Per poter accedere al finanziamento il soggetto richiedente, che sia l’Ente proprietario o l’istituzione scolastica fornita di apposito nulla-osta, deve attestare il carattere di urgenza dell’intervento, in quanto il danno è stato causato da evento non prevedibile e per la cui riparazione non si può attendere per motivi di sicurezza o per non pregiudicare la continuità dell’azione didattica. Bisogna anche dimostrare che non vi è disponibilità finanziaria sul bilancio dell’ente che permetta di fronteggiare, in regime di urgenza, alla realizzazione dell’intervento.

Sarà data priorità al finanziamento degli interventi su cui gravano prescrizioni imposte dagli organismi preposti, a vario titolo, alla sicurezza pubblica, che sia il comando provinciale dei vigili del fuoco, la protezione civile, l’Asp o le forze dell’ordine.

I lavori devono essere affidati entro 45 giorni dalla notifica

Entro 45 giorni dalla notifica del decreto di finanziamento, l’ente dovrà affidare i lavori sulla base del progetto esecutivo, dandone comunicazione al competente ufficio speciale. Il mancato rispetto di tale scadenza comporta la revoca dell’impegno assunto. Le economie accertate non rientrano nella disponibilità dell’ente beneficiario, ma verranno utilizzate dall’assessorato per finanziare ulteriori interventi. L’importo del finanziamento rideterminato sarà erogato nella misura dell’80% con un primo atto amministrativo dell’ufficio speciale, a titolo di anticipazione. Il saldo del rimanente 20% verrà erogato sulla base delle spese effettivamente sostenute e certificate, successivamente alla verifica degli atti di contabilità finale e del certificato di regolazione esecuzione dei lavori.

Come presentare l’istanza

Gli Enti locali e le istituzioni scolastiche non possono avanzare contemporaneamente più di due richieste, e sarà l’ufficio speciale a verificare che le richieste di finanziamento da attuare siano compatibili con l’equilibrio territoriale di distribuzione degli interventi. L’istanza va presentata dagli Enti locali, che siano Città metropolitane, Liberi Consorzi e Comuni, alla Pec dell’Ufficio speciale, corredata dalla perizia e dalle relative autorizzazioni per richiedere il finanziamento. Il richiedente dovrà allegare ancora l’apposito atto deliberativo dell’organo amministrativo dell’ente o dell’istituzione scolastica con il quale si approvi in via amministrativa il progetto di livello esecutivo dei lavori di manutenzione straordinaria, si attesti il carattere di urgenza dell’intervento e si motivi adeguatamente l’indisponibilità economica dell’ente proprietario a far fronte con fondi propri, alla copertura finanziaria dell’intervento, per giustificare finanziariamente la natura dell’intervento sostitutivo da parte della Regione siciliana.

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