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Rifiuti a Palermo, stop con doppi turni di raccolta: scatta la polemica

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Rifiuti a Palermo, stop con doppi turni di raccolta: scatta la polemica

Redazione  |
lunedì 20 Novembre 2023

Scoppia il caso rifiuti a Palermo. Senza gli accordi non ci saranno più i doppi turni e nemmeno quelli domenicali.

Scoppia il caso rifiuti a Palermo. Senza gli accordi non ci saranno più i doppi turni e nemmeno quelli domenicali. “Lo avevamo annunciato e con la coerenza che ci contraddistingue ormai da anni, lo abbiamo fatto, nessun rinnovo degli accordi sul doppio turno di raccolta e sul domenicale, si approvi il bilancio consuntivo Rap 2022″. A dirlo Dionisio Giordano segretario generale Fit Cisl Sicilia e Vincenzo Traina segretario aziendale Fit Cisl Rap.

“Da parecchio tempo ci siamo sentiti stretti nella morsa tra il senso di responsabilità verso la città di Palermo e il dovere di tutelare al meglio gli interessi dei lavoratori, stato d’animo rappresentato a più riprese sia alla governance aziendale che negli incontri con l’Amministrazione Comunale – continuano -. Con l’azienda in difficoltà economico-finanziaria, l’ultima cosa che avremmo dovuto fare era quella di appesantire ulteriormente i costi societari con accordi di secondo livello”.

Le precisazioni di Fit Cisl

“Contestualmente però, con la nota carenza di mezzi e personale, senza la sottoscrizione di tali accordi sindacali sul doppio turno di raccolta e sul domenicale, la già palese criticità nei servizi di raccolta in città ne avrebbe ampiamente risentito. E teniamo a precisare che siamo sempre stati sollecitati a porre la firma sugli accordi, altro che azienda sotto ricatto dei sindacati. E ancora, senza polemica ma con mero realismo, molto più semplice per altre organizzazioni sindacali l’essersi defilate dagli accordi nei mesi precedenti, limitandosi a darne le comunicazioni di rito e nulla più. Decisamente piu complicato per chi ha la consapevolezza di rappresentare quasi il 70% dei lavoratori in azienda ed avvertire il peso e la responsabilità delle scelte. Sarebbe l’equivalente di una proclamazione di sciopero alla quale non partecipa nessun lavoratore, anche qui per amor di verità, se noi ritiriamo la firma dagli accordi gli effetti sul campo si avvertono”.

Parere non concorde: “Sforzi dipendenti vanificati”

Sono fortemente contrari alla decisione Giuseppe Badagliacca e Felice Cuffaro, del sindacato Fiadel-Cisal. “I problemi della Rap, la società partecipata del Comune di Palermo, non nascono oggi e nemmeno negli ultimi mesi e le improvvide iniziative di alcune sigle sindacali rischiano solo di far finire l’azienda e 1.500 lavoratori in un vicolo cieco. Fermare i doppi turni significa fare rallentare la raccolta dei rifiuti e aumentare l’immondizia per le strade; a pagarne il conto saranno i palermitani, l’immagine della Rap ne uscirà compromessa e verranno vanificati gli sforzi dei dipendenti che giornalmente compiono il proprio dovere con senso di responsabilità e dedizione e che grazie ai doppi turni hanno garantito una città pulita. Se oggi Rap si ritrova senza mezzi, senza personale e senza dirigenti è a causa di gestioni societarie passate poco attente ed efficienti. Oggi bisogna affrontare gravi criticità che richiedono uno sforzo corale per salvare l’azienda; non c’è alcun bisogno invece di colpi di testa e fughe in avanti che minano l’unità dei sindacati e dei lavoratori che è invece necessaria per evitare il fallimento di Rap, ottenere il risanamento dei conti e dotarsi di un serio piano industriale di rilancio”.

Scelta condivisa dalla Cgil

“Finalmente – afferma Rizzardo Acquado, delegato territoriale di Fp Cgil – anche il sindacato più rappresentativo in Rap, la Fit Cisl, ha compreso l’importanza di dire basta ai contratti decentrati di produttività. La Fp Cgil lo aveva già fatto molto tempo fa e poi lo ha fatto anche la Uiltrasporti. Non si può più continuare su questa strada, ma ora è il momento di un tavolo comune per affrontare le problematiche aziendali che di certo non possono più essere curate con pezze d’appoggio, come la firma degli accordi decentrati sui doppi turni dei lavoratori che durano da quasi due anni. Il punto è che fino a ora i lavoratori hanno sopperito alle carenze strutturali non ancora affrontate dal comune. Abbiamo da tempo preso atto che i tavoli istituzionali sono divenuti solo momenti conviviali dai quali dovevano, invece, uscire soluzioni e mantenimenti di impegni del socio a garanzia della stabilità del servizio pubblico della gestione rifiuti e dell’integrità aziendale. Il senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali, più volte richiamato, non dipende di certo da quante volte sono stati derogati gli accordi di secondo livello in surroga alla concretizzazione degli impegni politici su Rap, piuttosto di tutte le volte che un autocompattatore sia uscito in servizio non al meglio delle proprie condizioni e con il personale incoraggiato a non prendersi le ferie pur di portare a casa un pezzo di pane in più. Rimaniamo quindi in attesa di una celere risoluzione dei problemi principali ad incominciare dall’approvazione del bilancio consolidato del 2022, dalla ricapitalizzazione del capitale sociale, dall’approvazione del piano industriale 2024-2026 e dalla conseguente autorizzazione delle assunzioni di autisti e operatori con procedure selettive che sono ferme al palo”.

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