Rimodulazione al Pnrr, gli asili nido non rischiano definanziamenti

Rimodulazione al Pnrr, gli asili nido non rischiano definanziamenti

Filippo Calascibetta

Rimodulazione al Pnrr, gli asili nido non rischiano definanziamenti

Redazione  |
domenica 26 Novembre 2023

Sugli asili "nessun definanziamento". Lo specificano fonti di governo a proposito della rimodulazione dei fondi del Pnrr

Sugli asili “nessun definanziamento”. Lo specificano fonti di governo a proposito della rimodulazione dei fondi del Pnrr. “La Commissione in sede di valutazione della proposta di revisione del Piano ha approvato una modifica del target finale degli asili nido e delle scuole dell’infanzia da 264.480 a 150.480”.

“Tale rimodulazione si è resa necessaria – si spiega – perché i costi delle materie prime, rilevati in base ai costi di aggiudicazione degli appalti al 30 giugno 2023, sono cresciuti di almeno il 50% rispetto alle stime del 2021. Questo ha determinando la necessità di rimodulazione dei progetti e, quindi, a fronte di una dotazione di risorse fissa, gli interventi sono risultati inferiori sia in termini di mq sia in termini di nuovi posti aggiuntivi” ed inoltre perché “la Commissione europea non ha ritenuto ammissibili, ai fini del target dei nuovi posti, gli interventi di messa in sicurezza, di demolizione e ricostruzione, nonché i centri polifunzionali, selezionati nel 2021-2022 dal precedente Governo”.

Pnrr: nessuna modifica a interventi già assegnati

“Inoltre, la Commissione non ha riconosciuto ammissibili, le spese per l’avvio della gestione del servizio, in quanto il Pnrr non può sostenere spese correnti, operando un taglio di 900 milioni di euro. Il Governo, nonostante ciò, fa sapere che non sarà definanziato nessun intervento già aggiudicato benché non contribuisca al target finale, così come conteggiato dalla Commissione europea, così come saranno mantenute le risorse in conto corrente già assegnate ai comuni – questi interventi contribuiscono comunque al potenziamento dei servizi educativi nella fascia 0-6 anni”.

Inoltre, “si continuerà a investire in asili nido per aumentare il numero dei posti, per raggiungere, come richiesto dal Consiglio UE nel 2021, il 33% di copertura del servizio a livello nazionale entro il 2026, e per garantire il target finale”. Verrà adottato “un 1° Piano asili da circa 530 milioni con le risorse già finanziate nel c.d. DL Caivano. Successivamente sarà adottato un 2° Piano asili, anche grazie alla possibilità di utilizzare i circa 900 milioni di euro di risorse nazionali rimodulate da altri piani di edilizia scolastica che la Commissione ha ammesso a finanziamento nell’ambito del Pnrr Il 2° Piano rappresenta un impegno concreto per il raggiungimento del livello del 45% di copertura del servizio a livello nazionale entro il 2030 stabilito nel citato Consiglio UE del 2021”.

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