Riparto fondi di solidarietà, cinque milioni per le città iblee - QdS

Riparto fondi di solidarietà, cinque milioni per le città iblee

Stefania Zaccaria

Riparto fondi di solidarietà, cinque milioni per le città iblee

martedì 17 Agosto 2021

Distribuiti i fondi stanziati dal Governo con il “Sostegni bis” destinati alle famiglie in difficoltà dopo la pandemia: 715 mila euro a Ragusa, un milione e 400 mila euro a Vittoria, 837 mila a Modica

RAGUSA – Sono oltre cinque miliardi di euro i fondi messi a disposizione della provincia iblea per far fronte ai bisogni delle persone svantaggiate. A seguito della pandemia, infatti, sono diverse le famiglie che hanno bisogno di sostegni alimentari, del pagamento di affitti o semplicemente di aiuto per le bollette. Ecco perché dal Governo nazionale si è deciso di provvedere allo stanziamento di alcune somme che saranno assegnate a ogni comune della provincia.

“In questo periodo di crisi economica e sociale generata dalla pandemia – ha sottolineato la presidente della commissione Affari sociali della Camera, Marialucia Lorefice – l’impegno del Parlamento e del Governo è massimo per provvedere a soddisfare i bisogni essenziali dei cittadini”.

Nel Decreto Sostegni bis – ha aggiunto – abbiamo previsto un fondo da 500 milioni di euro per il 2021 ripartito tra i comuni italiani per l’adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare a sostegno delle famiglie che versano in stato di bisogno e per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche”.

Ai comuni della provincia di Ragusa andranno complessivamente 5.455.213,23 euro. A ogni città andrà una diversa cifra: spettano a Ragusa 715.755,71 euro, a Vittoria 1.435.624,70 euro, a Modica 837.628,91 euro, a Ispica 293.214,34 euro, a Scicli 493.856,03 euro, a Santa croce Camerina 210.807,69 euro, a Acate 260.864,93 euro, a Pozzallo 311.703,09 euro, a Comiso 650.609,29 euro, a Giarratana 41.026,85 euro, a Monterosso Almo 50.217,58 euro e a Chiaramonte Gulfi 153.904,11 euro.

“Il decreto attuativo – ha evidenziato ancora Lorefice – prevede che le risorse siano assegnate in questo modo: una metà del fondo è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune e l’altra metà è distribuita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. Il contributo minimo spettante a ciascun comune non può risultare inferiore a 600 euro”.

“Mi auguro – ha concluso Lorefice – che i comuni siano solleciti nell’assegnare queste risorse, andando incontro alle necessità primarie delle famiglie in difficoltà, non solo per ciò che riguarda le spese alimentari, ma anche per quelle relative ad affitti e utenze, così da garantire – ha concluso la presidente della commissione Affari sociali della Camera, Marialucia Lorefice – una vita dignitosa anche in questa situazione di emergenza economico-sociale”.

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