Salerno, bambino di 15 mesi azzannato e ucciso da due pitbull

Salerno, bambino di 15 mesi azzannato e ucciso da due pitbull: rimasta ferita anche la madre

Marco Cavallaro

Salerno, bambino di 15 mesi azzannato e ucciso da due pitbull: rimasta ferita anche la madre

Redazione  |
lunedì 22 Aprile 2024

Inutili i tentativi di soccorso da parte della madre, anche lei rimasta ferita dall'aggressione

A Campolongo (in provincia di Salerno) un bambino di appena 15 mesi è stato azzannato da due pitbull. A causa delle gravi lesioni riportate, il bimbo purtroppo è successivamente morto. Inutili i tentativi di soccorso da parte della madre, anche lei rimasta ferita dall’aggressione. Secondo quanto emerso, i due cani sarebbero di proprietà di una amica della mamma.

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Bambino azzannato da due pitbull: la ricostruzione

A Campolongo (nei pressi di Salerno) un bambino di appena 15 mesi è morto a causa dell’aggressione di due pitbull. Travolto nel giardino di casa, il piccolo è stato azzannato a più riprese e, dopo le gravi e profonde lesioni riportate, è deceduto in breve tempo. Inutili i tentativi di soccorso della madre, anche lei rimasta ferita dall’incidente (alla gamba) ma che non sarebbe in pericolo di vita.

L’appello dell’OIPA dopo l’ennesima vittima

A seguito di quanto accaduto, arrivata anche la nota dell’OIPA, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali. “I casi di cronaca parlano sempre più spesso di aggressioni da parte di cani molossi o molossoidi che possono anche aggredire e uccidere. Come accaduto oggi a bambino di quindici mesi ucciso dai due pitbull di casa in provincia di Salerno. E ieri a una donna di 83 anni sono state amputate le braccia dopo essere stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully, in provincia di Padova.

L’Organizzazione internazionale protezione degli animali (OIPA) chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani. Questi, ormai troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze” – ha spiegato l’Ente a tutela degli animali.

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