Salute, Sicilia prima regione in Italia per la cura cardio-oncologia - QdS

Salute, Sicilia prima regione in Italia per la cura cardio-oncologia

Raffaella Pessina

Salute, Sicilia prima regione in Italia per la cura cardio-oncologia

venerdì 19 Aprile 2019

L’assessore alla Salute Razza orgoglioso del lavoro svolto e che produrrà effetti benefici anche sui costi perché le spese arrivano a dimezzarsi

PALERMO – Si è tenuto ieri a Villa Malfitano a Palermo il convegno sul nuovo Percorso diagnostico terapeutico ed assistenziale (Pdta) delle patologie oncologiche prevenendo le complicanze cardiovascolari e organizzato dall’assessorato regionale alla Salute.

Il nuovo protocollo che definisce il Pdta, firmato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, è già stato apprezzato nel corso della seconda edizione dell’International Cardiology Symposium a Siracusa lo scorso novembre.

Ogni anno in Sicilia vengono diagnosticati in media 2667 casi di Tumori escluso la pelle di cui 12183 tra parentesi il 53,7% di casi fra i maschi e 10484 casi fra le femmine e cioè il 46,3% sull’intera popolazione siciliana la patologia oncologica ematologica determina ogni anno in Sicilia una media di 40348 ricoveri ordinari avvenuti nel triennio 2011-2013 di cui il 55% degli uomini e il 45 per cento nelle donne. Da oggi prende il via il primo percorso innovativo regionale in ambito nazionale per i pazienti oncologici in trattamento con farmaci chemioterapici e a rischio di complicanze cardiovascolari. Un provvedimento inedito in Italia per quanto riguarda l’assistenza dei pazienti che in alcuni casi si sviluppano una patologia cardiovascolare mentre seguono il percorso di cura antineoplastico.

In particolare, il nuovo Pdta definisce un programma di sorveglianza per limitare con maggiore efficacia l’eventuale effetto cardiotossico dei farmaci e prevede: la stratificazione del rischio cardiovascolare del singolo paziente neoplastico, una strategia di prevenzione; il monitoraggio del paziente sottoposto al trattamento; un’identificazione precoce dell’eventuale danno cardiovascolare e l’immediata cura.

La prevenzione e il trattamento delle complicanze cardiovascolari riduce anche il rischio che la terapia antineoplastica venga sospesa. Il nuovo protocollo è stato già recepito da tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere dell’isola secondo le direttive assessoriali.

L’assessore alla Salute Razza si è detto orgoglioso del lavoro svolto dall’assessorato che produrrà effetti benefici anche sui costi perché le spese per le cure che il servizio sanitario sostiene arrivano praticamente a dimezzarsi. Gli effetti cardiotossici delle terapie antineoplastiche infatti, oltre a causare complicanze nello stato di salute del paziente, alzano sensibilmente i costi pro-capite delle cure: per un paziente esposto a effetti cardiotossici, il costo che il servizio sanitario sostiene è di 10.870 euro l’anno, una cifra decisamente maggiore rispetto alle cure destinate a un paziente oncologico con cardiopatie, ma senza esposizione, 5.777 euro, mentre per un paziente oncologico senza alcuna cardiopatia la spesa sarà di 4.689 euro.

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