Sanità siciliana bocciata, i dati del rapporto CREA - QdS

Sanità siciliana in frantumi, il rapporto CREA boccia l’Isola: i dati della vergogna

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Sanità siciliana in frantumi, il rapporto CREA boccia l’Isola: i dati della vergogna

Salvatore Rocca  |
giovedì 22 Giugno 2023

Sanità siciliana in difficoltà, lo certifica il rapporto Crea. L'Isola viene bocciata in numerosi indicatori.

La Sanità siciliana esce con le ossa rotte dall’undicesima edizione del report “Le Performance Regionali” realizzato da C.R.E.A. Sanità che intende promuovere “miglioramenti nelle opportunità di tutela socio-sanitaria” nelle varie Regioni italiane.

In base ai dati presentati all’interno del documento, consistente in 156 pagine, l’Isola si piazza in basso nei 6 indicatori “Speranza di vita in buona salute”, “Speranza di vita senza limitazioni funzionali (65+)”, “Tasso di popolazione che adotta stili di vita corretti”, “Indice di salute mentale”, “Quota di nuovi utenti giovani in carico presso i servizi di salute mentale” e “Tasso di utenti con dipendenze in carico presso i servizi”. Ma andiamo per ordine.

Sanità, Sicilia in “zona rossa”

Nella mappa realizzata da C.R.E.A Sanità sono tre le Regioni che figurano in “verde”, tutte appartenenti all’area Nord-Est del Paese. Segnale di “livelli complessivi di tutela significativamente migliori” rispetto alle altre. Si tratta di Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano, tutte capaci di superare la soglia del 50%.

In “verde chiaro” – con un indice di performance di poco inferiore al 50% – vengono collocate Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia e Marche. Più in basso, in “arancione”, sono presenti Liguria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Umbria, Molise, Valle d’Aosta e Abruzzo. Sono 6, invece, le Regioni in rosso: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e, come detto, Sicilia. Tutte queste totalizzato dei livelli di performance inferiori al 32%.

Sanità, Sicilia bocciata in numerosi indicatori

All’interno dei 6 indicatori menzionati in precedenza, è presente un set di ulteriori 18 indicatori. E la Sicilia, come detto, non riesce a totalizzare buone performance in quanto “bocciata” in ben 13 di questi. Tra i risultati peggiori dell’Isola figura quello relativo al ranking delle professioni sanitarie.

In questa categoria la Sicilia compie un considerevole passo indietro rispetto alle altre Regioni. Rispetto alla rilevazione dello scorso anno, infatti, si assiste a una “retrocessione” di ben quattro posti e alla “conquista” del penultimo piazzamento, appena davanti alla Calabria.

Posizioni basse per la Sicilia anche per quanto riguarda altri indicatori. In Management Aziendale la Regione si piazza in quintultima posizione, con un livello di performance di poco superiore al 30%.

Sanità siciliana nelle retrovie anche per quanto concerne i rappresentanti dell’Industria Medicale: l’Isola è ancora nelle ultime posizioni in compagnia di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, con un valore compreso tra il 39% e il 34%. La musica non cambia nemmeno nella categoria Istituzioni. La Sicilia si inserisce nelle ultime sette posizioni con Valle d’Aosta, Sardegna, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria.

Foto di repertorio

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