Scarpinato: "Sinergia fra i vari assessorati per vendere il prodotto-Sicilia" - QdS

Scarpinato: “Sinergia fra i vari assessorati per vendere il prodotto-Sicilia”

Francesco Sanfilippo

Scarpinato: “Sinergia fra i vari assessorati per vendere il prodotto-Sicilia”

martedì 11 Aprile 2023

Forum con Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale della Cultura e dell’Identità siciliana

Intervistato dal vice presidente Filippo Anastasi, l’assessore regionale della Cultura e dell’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, risponde alle domande del QdS.

La Sicilia gode di un patrimonio storico-culturale come poche regioni al mondo, eppure sembra che non si riesca a valorizzarlo adeguatamente: in che modo pensa di poter invertire questa tendenza?
“A mio avviso i beni culturali sono il cuore pulsante della Sicilia. Abbiamo un parco archeologico a cielo aperto in tutta l’Isola e il 25% dei beni culturali al mondo è nella nostra regione, così come i tre quarti dei beni riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Noi stiamo lavorando senza soluzione di continuità per la valorizzazione, la tutela e la fruizione di tali beni al pubblico. Ovviamente, non si può non immaginare un percorso che veda i beni culturali al centro di un progetto in sinergia con gli assessorati del Turismo e delle Infrastrutture. Tutti gli assessorati guardano a un solo obiettivo, che è lo sviluppo sociale ed economico della Sicilia. Essendo l’Isola la culla della cultura, io penso che in questa condivisione di interessi i beni culturali debbano stare al centro come motore del cambiamento. Ritengo che la cultura debba diventare la prima industria della nostra regione”.

Come intendete realizzare questo progetto che mette insieme beni culturali, attrattività turistica e una soluzione al problema delle infrastrutture, che frena le enormi potenzialità della Sicilia in chiave di sviluppo?
“Abbiamo una Giunta regionale che ha fatto della sinergia una chiave di lettura importante. Durante i lavori discutiamo di tutti gli aspetti e cerchiamo di trovare il modo per portare avanti le nostre idee assieme al presidente della Regione. C’è, per esempio, il Piano triennale del turismo che ha dei collegamenti con i beni culturali. In questa condivisione di obiettivi per incrementare i flussi turistici, cuore pulsante della nostra economia, anche l’assessorato Attività produttive ricopre un ruolo importante per il supporto che fornisce al tessuto imprenditoriale nel far conoscere le eccellenze siciliane”.

Cosa ci può dire sull’internazionalizzazione dei nostri beni culturali per la fruizione del pubblico all’estero?
“La fruizione all’estero dei beni culturali siciliani seve ad attrarre i flussi turistici esterni per portarli in Sicilia. Però una sfida più grande che ho raccolto, insieme a uno staff di collaboratori, è quella del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se vogliamo valorizzare i beni culturali e implementarne la fruizione, occorre fornire servizi nuovi, mi riferisco alla digitalizzazione, all’informatizzazione senza rinunciare all’emozione di ammirare di presenza le nostre bellezze. Dobbiamo essere all’avanguardia, ma il servizio deve essere sempre fruibile”.

A che punto è questo processo?
“Stiamo lavorando senza sosta per cercare di essere pronti a questo cambiamento”.

Qual è il rapporto con i vostri dirigenti?
“Il rapporto è ottimo, c’è dialogo e coinvolgimento dei dirigenti in questo percorso così importante, affinché si remi tutti nella stessa direzione per raggiungere i migliori risultati”.

Di recente alcuni imprenditori hanno rilevato la difficoltà nel rapportarsi con le Soprintendenze in merito al rilascio delle autorizzazioni. In che modo è possibile favorire lo sviluppo locale e al contempo tutelare il territorio e i suoi beni ambientali?
“All’inizio del mio mandato ho convocato le dieci Soprintendenze, inclusa quella del Mare e abbiamo ragionato su come risolvere i problemi esposti. C’è stata una grande collaborazione. Sto andando a visitare ognuna delle Soprintendenze per testimoniare la mia presenza nel dare apporto alle varie strutture nella tutela dei beni. I sovrintendenti hanno raccolto il nostro indirizzo, lavorando in squadra”.

È possibile garantire nei Musei e nei siti archeologici un’apertura sette giorni su sette, festivi compresi, per incrementare l’afflusso di visitatori?
“Ci sono diverse iniziative. Ogni prima domenica del mese c’è l’accesso gratuito ai Musei e ai Parchi, iniziativa che è stata messa in atto per le donne anche nella giornata dell’8 marzo. Adesso abbiamo una nota del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che indica l’accesso gratuito ai visitatori anche nelle giornate del 25 aprile, del 2 giugno e del 4 novembre e noi ci attiveremo in tal senso. Questo indica la nostra volontà non solo di migliorare la qualità dei servizi, ma anche di aprirsi a 360 gradi al territorio. Noi stiamo cercando di lavorare in sinergia con il Governo nazionale per rendere questa Sicilia migliore”.

Sfruttare i fondi disponibili con il Pnrr per digitalizzazione e informatizzazione

Avete un organico sufficiente a gestire i compiti che vi sono assegnati?
“La carenza di organico è una caratteristica di tutte le amministrazioni. Occorre immaginare un percorso che preveda delle assunzioni e già il presidente Schifani si sta muovendo in questo senso. A noi mancano architetti, ingegneri e restauratori: con questa Finanziaria per la prima volta abbiamo registrato la triennalità del personale Asu. Questo tipo di contratti comportava annosi problemi di rinnovo, ma la triennalità prevista permette di essere ottimisti per l’apertura e per la chiusura dei Musei, dando l’opportunità ai nostri uffici di immaginare un percorso per procedere con le stabilizzazioni. Poi, abbiamo personale Sas che garantisce la funzionalità dei nostri uffici. Le assunzioni servono anche a permettere il recupero dell’esperienza degli anziani nei confronti dei giovani che li sostituiranno”.

Sui Parchi, cosa può dirci?
“I nostri 14 Parchi hanno il compito di valorizzare e far fruire al pubblico le loro bellezze. Noi stiamo lavorando per realizzare eventi che li valorizzino. I parchi possono diventare un attrattore turistico per quelle aree interne che, in genere, restano fuori dai flussi turistici”.

Quali sono gli obiettivi che si pone da qui a fine legislatura?
“Il primo obiettivo è utilizzare i fondi del Pnrr per la digitalizzazione, per l’informatizzazione e per il miglioramento dei servizi e rendere così la Sicilia pari alle altre regioni europee. Il secondo obiettivo è andare a rivisitare la Legge regionale 20/2000 sui Parchi. Una rivisitazione è necessaria, perché abbiamo l’opportunità di potenziare questi luoghi, rendendoli più operativi e nominando dei manager per aumentarne le capacità. Del resto, i Parchi hanno l’autonomia economico-finanziaria, ma non tutti godono dello stesso successo. In ogni caso, esiste una disposizione della precedente legge Finanziaria che permette di destinare il 10% delle risorse dei Parchi più grandi al rafforzamento di quelli più piccoli, quota che vorrei portare al 15%. Il terzo obiettivo è di stabilizzare i precari che ancora permangono nel mio assessorato, dando dignità ai lavoratori”.

Quel modello Normandia da trentamila presenze

Quali sinergie a breve termine avete avviato con l’assessorato del Turismo?
“Stiamo lavorando a tantissime iniziative. I due assessorati, infatti, nominano una Commissione per gli eventi che si realizzeranno nei vari teatri e Parchi. Questa sinergia ci ha permesso di fungere da volano per incrementare i flussi turistici e a far conoscere i beni culturali ai nostri visitatori. La pubblicità diretta che fa il turista al ritorno a casa è la migliore. La chiave di volta è la promozione, che fa capo al Turismo, ma che ci può dare l’opportunità all’estero di far conoscere la Sicilia. L’investimento di oggi non porta risultati immediati, ma li porta nel tempo, com’è successo per esempio con il caso della Puglia”.

La Sicilia è ricca di storia militare e lo sbarco del 1943 ha comportato numerose battaglie. È possibile immaginare un percorso paragonabile a quello realizzato in Normandia?
“Durante la mia breve permanenza al Turismo, avevo immaginato non soltanto un percorso finalizzato al turismo delle radici, ma anche uno dedito al recupero della memoria storica. La Normandia fa trentamila presenze turistiche soltanto grazie al turismo dello sbarco del 1944 e noi non abbiamo nulla da invidiare. In quest’ottica, sarò delegato dal presidente Schifani a partecipare all’80° Forum internazionale, organizzato dal Canada che si terrà il 29 aprile a Piazza Armerina, grazie al contributo del generale Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’Esercito in Sicilia. Cercherò di rendere omaggio al turismo della memoria, dando lustro ai Beni culturali, poiché stiamo immaginando di valorizzare questi percorsi storici”.

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