Mentre dilagano influenza e Covid, alcuni medicinali sono quasi introvabili, in particolare quelli pediatrici. L'allarme degli esperti: "Dire no a una mamma è pesante"
L’influenza, come sottolineano tutti gli esperti, è tra le più intense degli ultimi anni. Ad aggravare la situazione è il diffondersi di altre sindromi respiratorie, oltre che del Covid-19. Ma a preoccupare è anche la mancanza di alcuni farmaci, soprattutto quelli per bambini.
Quali sono i farmaci che mancano
Fra i farmaci introvabili c’è il Clenil, ma scarseggiano altri medicinali pediatrici, come sciroppi antibiotici e simili. In general un po’ in tutta la Penisola, scarseggiano i medicinali per curare i sintomi comuni di raffreddore, tosse e mal di gola, dal nurofen al paracetamolo fino ai mucolitici e ai prodotti per aerosol, a causa dell’alta richiesta.
Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio e coordinatore del Consiglio nazionale Federfarma lancia un grande allarme. All’Adnkronos Salute ha spiegato come, “mentre per l’ibuprofene, anch’esso super richiesto, abbiamo tante alternative con farmaci generici o equivalenti che contengono lo stesso principio attivo, per i bambini è più complicato perché non possono assumere tutte le forme farmaceutiche: in alcuni casi possono prendere solo sciroppi. E dire no a una mamma è pesante”, confessa.
Perchè scarseggiano i farmaci
Non solo. “Riguardo queste carenze, sempre più frequenti negli ultimi mesi, noi farmacisti – riferisce Leopardi – spesso non ne conosciamo neanche il motivo e siamo in difficoltà davanti a una mamma che ce lo chiede. Sappiamo che a causa della crisi energetica dovuta alla guerra in Ucraina, trattandosi di farmaci che costano pochissimo, alcune aziende hanno interrotto la produzione perché non ricevono le materie prime o quelle necessarie al confezionamento, o comunque che ci sono problemi di approvvigionamento, ma nella maggior parte dei casi non sappiamo perché mancano e quando potremo riaverli. In molti casi, come quello dell’ibuprofene o altri medicinali per adulti – rimarca – è più facile sostituirli con un generico o con un altro principio attivo, una soluzione si trova parlandone con il cittadino e con il suo medico nei casi più particolari, ma – ribadisce – per i bambini siamo in difficoltà”.