Schifani commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Sicilia

Arriva il “sì”, Schifani sarà commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia

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Arriva il “sì”, Schifani sarà commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia

Redazione  |
mercoledì 24 Gennaio 2024

Approvato l'emendamento che conferirà a Schifani il ruolo di commissario straordinario. Priorità ai termovalorizzatori.

È ufficiale: il presidente della Regione, Renato Schifani, sarà commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Sicilia. L’emendamento al Dl Energia presentato in Commissione Ambiente nelle scorse ore, infatti, è stato approvato all’alba del 24 gennaio.

Si apre un nuovo capitolo della storia della gestione del triste fenomeno in Sicilia. Prima priorità, come già sottolineato più volte nel corso degli interventi pubblici del presidente siciliano, i termovalorizzatori. Quegli impianti di cui si parla da anni e che da soli, secondo le previsioni, dovrebbero ridurre sensibilmente se non azzerare del tutto il carico di spazzatura che dalla Sicilia va perfino all’estero per essere smaltita.

L’emendamento e Schifani commissario straordinario per i rifiuti

A proporre l’emendamento che permetterà la nomina di Schifani è stata la maggioranza, nella persona del deputato di Forza Italia Francesco Battistoni. “Al fine di assicurare in via d’urgenza il completamento di una rete impiantistica integrata che consenta, nell’ambito di una adeguata pianificazione regionale del sistema di gestione dei rifiuti, il recupero energetico, la riduzione del movimento dei rifiuti e l’adozione di metodi e tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica, con decreto per presidente del Consiglio dei ministri da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, il presidente della Regione Siciliana è nominato Commissario Straordinario”, si legge nel testo.

In qualità di commissario straordinario per i rifiuti in Sicilia, Schifani avrebbe l’incarico di gestire la realizzazione dei termovalorizzatori.

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Il commento della maggioranza

“L’emendamento al dl Energia che consentirà al governo nazionale di nominare il presidente della Regione Siciliana commissario per la costruzione dei termovalorizzatori nell’isola è stato approvato dalle Commissioni Attività produttive e Ambiente di Montecitorio alle prime luci dell’alba. Con la nomina di un commissario con poteri veri siamo al punto di svolta nella gestione dei rifiuti in Sicilia”, ha commentato Nino Minardo, deputato della Lega e presidente della Commissione Difesa della Camera.

“Ringrazio i colleghi deputati Andrea Barabotti e Francesco Battistoni – continua – per aver portato avanti nelle commissioni riunite Attività produttive e Ambiente questo emendamento che non solo consentirà al presidente della Regione Siciliana di diventare commissario ma gli conferirà anche poteri reali che determineranno tempi rapidi per la costruzione di questi impianti che sono fondamentali per cambiare finalmente la gestione dei rifiuti in Sicilia”.

L’opposizione contraria

I partiti di opposizione, in particolare quelli contrari alla realizzazione dei termovalorizzatori, hanno espresso parere contrario all’emendamento al Dl Energia. Prima del “via libera”, il co-portavoce del gruppo e deputato di “Verdi e Sinistra” Angelo Bonelli ha commentato: “L’emendamento è assolutamente irricevibile ed è un blitz contro la raccolta differenziata e a favore inceneritori in Sicilia in deroga a ogni legge”.

“E appare scandaloso, come nel caso del Commissariamento di Roma, che anche in questo caso si garantisca al commissario una immunità da responsabilità civile e danno erariale e gli si riconosca la possibilità di tenere una contabilità speciale che non può essere sottoposta al controllo della Corte dei Conti. Si nomina commissario proprio Schifani che non è stato in grado finora di realizzare un piano rifiuti in Sicilia. Infine, ancora una volta attraverso la decretazione di urgenza, si inseriscono nel corso dell’esame e della conversione in legge, norme assolutamente estranee al contenuto del decreto stesso. Per questo presenteremo, prima dell’esame in Senato, una pregiudiziale di incostituzionalità”, ha aggiunto.

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