Scuola, Campo (M5s): “In Sicilia studenti pendolari ammassati sui bus” - QdS

Scuola, Campo (M5s): “In Sicilia studenti pendolari ammassati sui bus”

redazione

Scuola, Campo (M5s): “In Sicilia studenti pendolari ammassati sui bus”

mercoledì 30 Settembre 2020

Disagi sui mezzi pubblici, la deputata regionale presenta un’interrogazione all’Ars. Assembramenti sono stati registrati e segnalati a macchia di leopardo

PALERMO – “Studenti pendolari costretti ad assembramenti sugli autobus di linea e a viaggiare in piedi a causa dell’eccessivo affollamento e della carenza di mezzi. Condizioni verificatisi soprattutto per i ragazzi che in questi primi giorni di scuola hanno viaggiato da e per Scicli”.

A denunciarlo è Stefania Campo, parlamentare del M5s all’Assemblea regionale siciliana, spiegando che “i disagi si sono registrati un po’ a macchia di leopardo in spregio alle normative anti-Covid, che a livello generale consentono, a bordo dei mezzi pubblici, un coefficiente di riempimento non superiore all’80 per cento. Così, però, non avviene in Sicilia, dato che un’ordinanza di Musumeci del 9 agosto ha continuato a permettere la deroga al distanziamento, con il solo obbligo di mascherina”.

La parlamentare dopo una dettagliata segnalazione della consigliera comunale di Scicli, Concetta Morana, ha presentato un’apposita interrogazione, come prima firmataria, insieme a tutto il gruppo pentastellato all’Ars. “Sugli autobus siciliani – evidenzia Campo -, per decisione unilaterale del presidente Nello Musumeci e in netta contraddizione con quanto ratificato dalla Conferenza Stato-Regioni, non vige alcun divieto, a eccezione dell’uso obbligatorio della mascherina. Ciò ha comportato che sui pullman per gli studenti pendolari del comune di Scicli, il cui servizio di trasporto verso gli istituti scolastici di Modica e Ragusa è affidato all’Ast, si siano verificati numerosi assembramenti. È stato anche segnalato come non tutte le aziende affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale – conclude – pongano in essere la sanificazione dei mezzi con cadenza giornaliera come da protocolli di sicurezza, e che gli autisti, che con responsabilità e coscienza prestano la propria opera per garantire la mobilità, non siano stati sottoposti ai dovuti tamponi”.

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