Scuole gelesi senza manutenzione ecco perché poi cadono in pezzi - QdS

Scuole gelesi senza manutenzione ecco perché poi cadono in pezzi

Liliana Blanco

Scuole gelesi senza manutenzione ecco perché poi cadono in pezzi

martedì 23 Novembre 2021

I dirigenti scolastici hanno chiesto al Comune di intervenire con celerità per assicurare la massima sicurezza agli alunni dei vari istituti. Si paga lo scotto di anni di lampante immobilismo

GELA (CL) – Sfrattati anche gli alunni della scuola elementare Enrico Solito che, dopo il crollo di luglio, erano ospiti nella scuola Antonietta Aldisio: qui filtra acqua piovana dal tetto e l’unica soluzione trovata dall’Amministrazione comunale è stata quella di tenere a casa i bambini per seguire le lezioni attraverso il sistema della didattica a distanza, per un minimo di dieci giorni. Almeno così è stato detto.

Il presidente della Commissione Lavori pubblici Vincenzo Casciana ha convocato un incontro tra i dirigenti scolastici e il nuovo assessore ai Lavori pubblici Nanni Costa dopo il secondo disagio dovuto alle infiltrazioni nella vecchia scuola Antonietta Aldisio che, a sua volta, ospita alcune classi della scuola Enrico Solito chiusa per il crollo del soffitto. Numerose sono state le richieste dei dirigenti, che hanno lamentato la mancanza di interventi e l’assenza di un’adeguata programmazione e manutenzione ordinaria, che avrebbe evitato di arrivare al punto in cui ci si trova oggi.

I lavori nella scuola Antonietta Aldisio sono già iniziati – ha detto Costa – e si protrarranno per dieci giorni circa. Questo permetterà agli alunni, che in questo lasso di tempo seguono le lezioni col sistema della didattica a distanza, di rientrare in classe. Per i lavori della scuola Solito, il Comune ha acceso un mutuo da circa tre milioni di euro e l’intervento è previsto per i primi mesi del prossimo anno e comprende la ristrutturazione della vecchia scuola oltreché in altri edifici scolastici con un contratto aperto”.

“I fari sono accesi su queste esigenze – ha detto Casciana – per risolvere i problemi senza indugi. Per questo la Commissione è molto impegnata su questo fronte. Abbiamo un cronoprogramma redatto insieme al dipartimento dei Lavori pubblici, in maniera da confrontarci sistematicamente con le dirigenze delle scuole che segnalano le anomalie delle strutture che, come le abitazioni private, in questo periodo di piogge sono esposte agli agenti atmosferici. Ma mentre i privati provvedono da sé senza chiedere aiuto a nessuno, le strutture pubbliche devono rivolgersi all’Ente competente e tutto diventa più difficile”.

E della necessità di avviare una nuova programmazione – così come richiesto dalle scuole – ha parlato anche il sindaco Lucio Greco. “Compatibilmente con le risorse umane ed economiche dell’Ente – ha promesso il primo cittadino – proveremo a dare le migliori risposte, stilando una scaletta di priorità”.

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