Palermo, sotto sequestro articoli elettronici contraffatti - QdS

VIDEO | Dalle chiavette USB alle pile, tutto contraffatto: scatta sequestro a Palermo

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VIDEO | Dalle chiavette USB alle pile, tutto contraffatto: scatta sequestro a Palermo

Redazione  |
lunedì 22 Gennaio 2024

Segnalazione alla Procura per il titolare del negozio, operante nel settore della rivendita di prodotti tecnologici a Palermo.

Nell’ambito dei controlli disposti dal comando provinciale di Palermo a contrasto della contraffazione, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno sottoposto a sequestro 4.524 articoli per elettronica presumibilmente contraffatti, trovati all’interno di un negozio operante nel settore della rivendita di prodotti di tecnologia.

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Sotto sequestro articoli contraffatti a Palermo

L’attività condotta dalle Fiamme Gialle ha consentito di individuare numerosi prodotti riconducibili a noti brand di telefonia, pile elettriche e pen drive, che, per fattezza e qualità, non risulterebbero realizzati dai marchi di fabbrica presenti sulle custodie.

Inoltre, su esplicita richiesta dei militari operanti, l’esercente non sarebbe stato in grado di esibire alcuna documentazione relativa all’acquisto della citata merce che ne potesse attestare la regolarità e la legittima provenienza.

Il provvedimento

I finanzieri, pertanto, hanno provveduto a eseguire il sequestro a segnalare alla locale Procura della Repubblica il titolare dell’esercizio commerciale per aver introdotto nel territorio nazionale e successivamente posto in commercio prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.).

L’attività svolta rientra tra i compiti istituzionali della Guardia di Finanza quale polizia economico – finanziaria costantemente impegnata alla repressione di ogni forma di illecito che possa minare la tutela del consumatore finale nell’acquisto di prodotti non certificati e privi delle necessarie garanzie di sicurezza.

Si evidenzia che il provvedimento in parola è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.

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