Serradifalco, rimborsi per il servizio mensa scolastica - QdS

Serradifalco, rimborsi per il servizio mensa scolastica

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Serradifalco, rimborsi per il servizio mensa scolastica

Chiara Vilardo  |
mercoledì 24 Aprile 2024

Il Comune di Serradifalco ha previsto un aiuto per le famiglie che sostengono questa spesa, dividendo la percentuale del contributo in base alle fasce Isee

SERRADIFALCO – Il Comune ha previsto un contributo per sostenere la spesa delle famiglie per il servizio di mensa scolastica dell’Istituto comprensivo Puglisi.

Il servizio è pensato per coprire, in alcuni casi parzialmente, le spese relative all’acquisto di buoni pasto utilizzati per la mensa scolastica dai bambini e dalle bambine frequentanti l’Istituto statale di Serradifalco. Il sostegno è erogato per i mesi da gennaio a maggio, richiedendo il rimborso delle spese sostenute entro e non oltre il 30 giugno.

Come presentare la domanda per i rimborsi

Per ottenere il rimborso il Comune ha previsto per le famiglie interessate la presentazione della relativa domanda presso l’Ufficio servizi sociali, presentando copia della attestazione Isee, copia del documento di identità del richiedente e il codice Iban intestato al richiedente.

I destinatari degli interventi riceveranno i relativi rimborsi ripartiti secondo diverse modalità: il 100% della spesa sostenuta andrà alle famiglie considerate indigenti, così segnalate dall’assistente sociale al Comune; la misura dell’80%, invece, andrà alle famiglie il cui Isee 2023 non supera i 5000 euro l’anno. Il 50% sarà destinato alle famiglie il cui reddito Isee è compreso tra i 5001 e i 13 mila euro.

Il 30% delle spese sostenute sarà infine riservato alle famiglie che usufruiscono del servizio mensa da parte di almeno due figli, e solo nel caso in cui, dopo la ripartizione destinate alle famiglie più bisognose, rimanga disponibilità economica delle somme messe a disposizione e già assegnate.

Ai fini del rimborso è necessario presentare relativa domanda presso l’Ufficio servizi alla persona del Comune, allegando le fatture delle spese sostenute, cioè l’acquisto di buoni pasto riferite al periodo che va da gennaio a maggio 2024 e emesse dalla relativa ditta gestore del servizio. Per ogni alunno dovrà essere presentata una fattura distinta.

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