Lockdown Shanghai, l'ondata Covid rallenta: si ragiona sulle riaperture

Lockdown Shanghai, l’ondata Covid rallenta: si ragiona sulle riaperture

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Lockdown Shanghai, l’ondata Covid rallenta: si ragiona sulle riaperture

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martedì 19 Aprile 2022

La popolazione è stata sottoposta a una decina di cicli di tamponi in un lockdown duro, durato dai primi di aprile. Sono 12 giorni consecutivi che questi test registrano più di 20mila contagiati

L’ondata pandemica che ha costretto la metropoli cinese di Shanghai a un pesante lockdown ha cominciato a defluire e l’apparato produttivo della città comincia a ragionare sulla ripartenza, mentre ancora si attende di capire quale sarà un possibile calendario di riaperture. Per il secondo giorno consecutivo i nuovi casi di contagio rilevati dai continui cicli diagnostici a cui è sottoposta la popolazione registrano un segno meno. Nelle ultime 24 ore sono stati 20.416 i nuovi positivi rilevati dai tamponi, con un calo dell’8,2 per cento rispetto a ieri. Di questi, solo 3.804 sono classificati come casi sintomatici, con un calo del 21,6 per cento rispetto a ieri.

Sette nuove vittime

Sempre nell’ultimo giorno sono stati registrati altri sette decessi, che portano il totale dal primo marzo, cioè dall’inizio dell’ondata, a 10. Si tratta di pazienti tra i 60 e i 101 anni che già presentavano un quadro clinico aggravato da altre patologie pregresse, le quali tra l’altro ne avevano impedita la vaccinazione. Si tratta comunque di un numero che supera quello delle vittime attribuite al Covid a Shanghai dal 2020. Shanghai, una metropoli da 25 milioni di abitanti che è il principale centro economico della Cina, in realtà in questa ondata pandemica ha registrato 390mila casi positivi ai test Covid, a causa della diffusione dell’altamente infettiva variante Omicron, che però non parrebbe presentare alti livelli di letalità.

Strategia “Zero Covid”

La popolazione è stata sottoposta a una decina di cicli di tamponi in un lockdown duro, durato dai primi di aprile. Sono 12 giorni consecutivi che questi test registrano più di 20mila contagiati. Centri temporanei di quarantena sono stati creati in palazzetti dello sport, scuole e in tutte le strutture possibili.
La distribuzione del cibo e degli altri generi di prima necessità si è dimostrata difficoltosa. L’applicazione rigida della strategia “Zero Covid”, che è stata mantenuta con decisione dalle autorità centrali di Pechino, le quali hanno di fatto commissariato la città mettendo a capo dello sforzo anti-Covid di Shanghai la vicepremier Sun Chunlan, l’unica donna che fa parte del Politburo, il sancta sanctorum del Partito comunista cinese.

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