Si cerca ancora la 20enne di origini gelesi Kimberly Bonvissuto

Si cerca ancora la 20enne gelese Kimberly Bonvissuto, il padre: “Dicci che stai bene”

Daniele D'Alessandro

Si cerca ancora la 20enne gelese Kimberly Bonvissuto, il padre: “Dicci che stai bene”

Redazione  |
sabato 25 Novembre 2023

Si cerca ancora la giovane Kimberly Bonvissuto, scomparsa da lunedì a Busto Arsizio: l'appello disperato del padre

Sono giorni di ansia e preoccupazione per le sorti della giovane Kimberly Bonvissuto, la 20enne di origini gelesi scomparsa da 6 giorni a Bursto Arsizio dove vive con la propria famiglia. “Kimberly ti prego, se mi stai ascoltando, accendi il telefono. Chiamaci, facci sapere che stai bene. Stiamo morendo; qualunque cosa sia successo la affronteremo e la supereremo insieme. Ma ti prego facci sapere che stai bene: torna a casa”. È il drammatico appello lanciato da Mariano Bonvissuto, il padre della 20enen. Da quel momento di lei nessuna traccia: telefono spento, nessun contatto con la famiglia o gli amici. Silenzio anche sui social sui quali la giovane era attiva.

La disperazione del padre di Kimberly: “Viviamo ore devastanti”

“È uscita di casa solo con il telefono e il caricabatterie – afferma il padre -. Nessun vestito di ricambio. Nulla. Stiamo vivendo ore devastanti“. Si teme di dover rivivere una vicenda drammatica “visto quello che è successo soli pochi giorni fa”, riferendosi alla tragedia della povera Giulia Cecchettin. “Seguendo questo padre ho pianto – spiega Bonvissuto -. Adesso provo la sua stessa angoscia. Io credo con tutto me stesso che Kimberly stia bene. Ma l’ansia, il non sapere, il non avere sue notizie ci sta logorando”. Il padre della ragazza spiega anche che ha ricevuto delle telefonate con segnalazioni: “Spero che siano state fatte in buona fede e non per portarci fuori strada. Nel caso, abbiamo già riferito tutto agli inquirenti, chi lo ha fatto se ne assumerà la responsabilità”. Su cosa possa essere accaduto, Bonvissuto dice di non avere ipotesi. Si rimette alla polizia che ringrazia. “Non lo so – ripete -. Sono i poliziotti che hanno tutte le carte in mano. Lavorano senza alcun risparmio. Non lo so cosa possa essere successo. Kimberly è una normale ragazza di 20 anni: ha fatto l’alberghiero, poi ha iniziato a fare qualche lavoretto. Voi – dice rivolto ai cronisti – sapete cosa passi per la testa di una ragazza di 20 anni?”.

“Non so perchè sia potuto accadere: Kimberly non aveva mai avuto comportamenti irrequieti”

Nessuna spiegazione sui motivi che potrebbero aver spinto la giovane ad allontanarsi. “Non c’è un episodio che possa aver fatto scattare qualcosa. E Kimberly, al netto di normali chiusure tipiche di una giovanissima, non aveva mai avuto comportamenti che potessero mostrare irrequietezza”. Il padre nega anche che la ragazza abbia un fidanzato: “Non mi risulta. Un fidanzamento è un impegno serio, ce ne avrebbe parlato. Magari una frequentazione. In ogni caso adesso conta soltanto che lei torni sana e salva. Che rivarchi questo portone e torni a casa, al sicuro”.

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