Si è svegliato - QdS

Si è svegliato

Pino Grimaldi

Si è svegliato

sabato 04 Settembre 2021

Giusto in tempo per vedere l’ultimo soldato americano, il generale Chris Donahue, imbarcarsi con la bandiera a strisce sotto il braccio alle 23,49 dello scorso 30 Agosto, sull’ultimo volo Usa che lasciava Kabul. Ed ha tirato un sospiro di sollievo, perché manco un indovino lo avrebbe previsto nelle condizioni in cui avveniva l’abbandono USA dell’Afghanistan dopo due decadi costate più di due mila miliardi di dollari, con 2.448 soldati morti ed ovviamente senza avere esportato democrazia.

“Audaces fortuna adiuvat” o “asini e picciriddi Dio li aiuta”? Gli è andata comunque bene anche se ha chiuso con un livello di gradimento tra i più bassi tra tutti i presidenti americani e con parte dei suoi “democratici” ad invocare il 25° Emendamento della Costituzione (1967) che prevede di rimuovere il Presidente in casi di inabilità o incapacità. Ma ora Joe Biden,79 anni, cattolico, 46° Presidente degli Stati Uniti dal 20 Gennaio di quest’anno, 36 anni di carriera politica è sveglio. Deo gratias.

Si è assunto la responsabilità dei suoi predecessori (Bush, Obama, Trump) responsabili dall’affaire afghano iniziato per vendicare l’attacco dell’11 Settembre 2001 alle Torri gemelle (ne morirono più di tremila a New York quel mattino!) e portando a casa l’uccisione di Osama Bin Laden ed altri criminali dell’Isis allocati nelle periferie di Kabul ed ora ristretti nella valle di Panshir. Ma ha voluto dire che gli errori, tra cui questo abbandono da mozza fiato, non li ha commessi solo lui, anche se oggi vittima sacrificale che ha visto anche il vice Presidente Kamala Harris muta come un pesce, forse aspettando la fine “dell’uom fatal”.

Ora cerca di risalire la china ed ha invero nelle mani il budget approvato dal Congresso di ben 3,2 trilioni di dollari con i quali può, se ben indirizzati ed allocati, superare il momento di crisi degli Stati Uniti che rinunciando a fare il gendarme del mondo e badando un po’ di più a se stessi (ma lo aveva detto Trump) possono fronteggiare la più che emergente Cina che tra vie della seta e tecnologia alle stelle e ben 1,5 miliardi di persone, è oggi per molti il futuro capace di superare gli Usa. Sentimenti che albergano in Europa ove parecchi Stati Nazione già flirtano con essa, a prescindere dai diritti umani più o meno onorati, e che ha già da noi un infiltrato nobile: la Russia.

Biden è rimasto male per l’atteggiamento dell’Europa forse perché non ha capito che essa come entità unica organica statale e militare non esiste e forse, ahimè, non esisterà mai. E gli Europei (alleati, ma come singole Nazioni) sono rimasti male per non essere stati avvertiti, soprattutto perché membri della Nato.
Ma si è subito precisato che in quella organizzazione lo 85% é sostenuto dagli Usa – armamenti e finanziamenti – ed il 15% dagli Stati Europei.
Botta e risposta che prelude a dissapori che Biden oggi non vorrebbe e che invece Sanders – padre adottivo della Harris – condivide.

E con le elezioni di middle-term tra un anno “slipping Joe” avrebbe forse preferito ancora dormire.

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