Siccità, Sammartino: "Al lavoro per risolvere i problemi"

Crisi idrica e siccità, Sammartino: “Al lavoro per risolvere i problemi, ecco la nostra strategia”

Antonino Lo Re

Crisi idrica e siccità, Sammartino: “Al lavoro per risolvere i problemi, ecco la nostra strategia”

Giuliano Spina  |
domenica 07 Maggio 2023

Con l’avvicinarsi della stagione estiva in Sicilia torna alla ribalta il tema della siccità. L'intervista di QdS.it al vicepresidente della Regione

Con l’avvicinarsi della stagione estiva in Sicilia torna alla ribalta la piaga siccità. Il governo nazionale ha preso la problematica di petto varando il Decreto Acqua, che consiste nella presenza di un comitato per il controllo della situazione idrica in tutto il territorio nazionale con a capo un commissario che sarà in carica fino alla fine dell’anno in corso. Nella nostra Isola diverse infrastrutture presentano enormi criticità e in una zona come la Piana di Catania (per fare un esempio) la situazione è abbastanza preoccupante con diverse colture a rischio. Le aspettative degli operatori del settore nelle attuali guide politiche regionali e nazionali sono comunque alte, nella speranza di porre rimedio a una condizione che non è collegata soltanto al famigerato tema del riscaldamento globale.

Siccità, l’istituzione del Tavolo tecnico

L’assessore regionale all’Agricoltura, nonché vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, è intervenuto a QdS.it, spiegando come si sta muovendo il governo regionale sulla questione.. Il punto di partenza è l’istituzione di un Tavolo tecnico per la gestione della crisi idrica, con particolare attenzione al miglioramento dello stato delle infrastrutture.

“Con il presidente Schifani e l’assessore Di Mauro – esordisce Sammartino – abbiamo insediato il Tavolo tecnico per la gestione della crisi idrica. Il coinvolgimento di tutti i settori dell’amministrazione regionale che hanno competenze in materia, senza nasconderci che esiste una eccessiva frammentazione delle stesse, è indispensabile. La questione non può essere affrontata correttamente se non si ha un quadro ben delineato delle caratteristiche e delle specificità tecniche dei nostri invasi e del sistema idrico, tanto nella fase di adduzione che in quella di ripartizione. Un’analisi complessiva è necessaria per comprendere dove intervenire e con quale tipologia d’intervento”.

“Di sicuro, – aggiunge – gli interventi finanziati nelle ultime settimane dal ministero delle infrastrutture, per la interconnessione del sistema dighe Garcia e Arancio con la diga Trinità, la interconnessione della diga Rubino con la diga Paceco e l’adduttore Piazza Armerina Gela, insieme all’aggiudicazione dei lavori della diga Pietrarossa, sono importanti perché affrontano in maniera concreta una parte del problema. Inoltre, accogliendo la nostra richiesta, il ministero dell’agricoltura ha autorizzato l’innalzamento della quota d’acqua per la diga Trinità, nel periodo aprile-settembre. In questo modo potremo venire incontro alle necessità della campagna irrigua estiva nella Val di Mazara e alle esigenze dei produttori agricoli e delle cantine”.

Sicilia, i consorzi di bonifica

“Ringrazio il ministero delle infrastrutture e tutti i tecnici coinvolti per la sensibilità dimostrata. Come regione, con un bando specifico, siamo intervenuti sostenendo gli investimenti dei consorzi di bonifica dell’isola per effettuare interventi di manutenzione delle reti idriche, stanziando immediatamente 14 milioni di euro nell’ambito della pianificazione del Programma di sviluppo rurale Sicilia (Psr) 2014-2022.  Il costo massimo ammissibile per ciascun progetto è di un milione di euro. Per quanto riguardano le pompe non funzionanti del Biviere di Lentini la questione è all’attenzione degli uffici dell’assessorato, si stanno studiando le soluzioni tecniche per affrontare un disfunzionamento di natura complessa, per venire incontro alle necessità degli agricoltori della Piana di Catania”.

Crisi idrica, i ritardi dei precedenti assessorati

Proprio gli agricoltori sono coloro che soffrono in modo particolare gli effetti della siccità e in questo senso l’assessorato è vicino alle loro istanze. Per quanto riguardano le mancanze mostrate dai precedenti assessorati, rivendicate dagli operatori del settore, si sta cercando di porre rimedio.

“Il nostro modello è quello dell’ascolto – conclude il vicepresidente della Regione -, del confronto e del dialogo. In questi mesi ho girato in lungo e in largo la Sicilia per incontrare i nostri agricoltori e i nostri produttori, continuerò a farlo nelle prossime settimane. Dai precedenti assessorati abbiano ereditato sicuramente una situazione caratterizzata da una serie di ritardi che hanno determinato una stato di impasse in più settori. Con gli uffici, che ringrazio per la loro disponibilità, stiamo lavorando per normalizzarla, ci vorrà del tempo, ma posso dire che il metodo di lavoro è ormai ben avviato”.

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Un commento

  1. Antonino ha detto:

    Peccato che i 14milioni di euro destinati ai consorzi non possono essere utilizzate in quanto hanno il durc negativo, tranne 4.

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