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Isole minori, Tariffe alle stelle per i collegamenti. Fast Confsal: “Serve congelamento dei prezzi”

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Isole minori, Tariffe alle stelle per i collegamenti. Fast Confsal: “Serve congelamento dei prezzi”

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venerdì 24 Giugno 2022

La posizione di Fast Confsal sull'aumento smodato delle tariffe dei biglietti per i collegamenti tra Sicilia e isole minori

Il segretario regionale Fast Confsal Sicilia, Giovanni Lo Schiavo, commenta i recenti aumenti dei costi degli aliscafi per i collegamenti con le isole minori.

“In barba alla continuità territoriale, l’aumento smisurato del costo del biglietto per il collegamento con le isole eolie per le tratte di interesse statale, sia per i collegamenti veloci che per i collegamenti a mezzo nave, a scapito del turismo isolano e della mobilità dei cittadini, utilizzatori del servizio pubblico essenziale, deciso a livello ministeriale, altro non è che la riprova del totale disinteresse da parte del governo nazionale nei confronti della Sicilia“, commenta Lo Schiavo.

Lo Schiavo: “Serve congelamento dei prezzi dei biglietti”

Tutto questo è anche il segnale “di quanto possa stargli a cuore il destino e il rilancio del tessuto socio-economico della nostra martoriata terra, soprattutto dopo il lungo e travagliato periodo dell’emergenza Covid”.

E ancora, secondo lo schiavo: “La protesta degli otto sindaci delle isole minori che puntano il dito contro quella che da tutti i cittadini siciliani viene definita una scelta irragionevole e che da parte della nostra organizzazione sindacale, viene definita anche iniqua e inopportuna, dovrebbe indurre chi ha ruoli istituzionali per specificità e competenze, in rappresentanza degli interessi della collettività a far si che il provvedimento ministeriale in questione con l’avvio della stagione turistica venga ridiscusso prima possibile con l’auspicio di poter ottenere quanto meno il congelamento dei prezzi dei biglietti“.

Serbassi: “Rincari scaricati su utenti finali”

Duro anche il commento del segretario generale FAST-Confsal, Pietro Serbassi, all’annuncio dell’assessore alle infrastrutture dell’entrata in vigore di aumenti tariffari del 20% sui collegamenti marittimi statali per le isole minori della Sicilia.

“La compagnia di navigazione se l’è presa con il caro benzina, la giunta regionale siciliana con il Governo. Il risultato è che i rincari sono stati scaricati sugli utenti finali, in barba alla continuità territoriale che deve non solo garantire la mobilità dei lavoratori e di tutti i cittadini, ma anche favorire lo sviluppo del turismo, che dopo due anni di pandemia sta ripartendo a pieno regime”.

“Comprendiamo le difficoltà della società di navigazione siciliana di garantire il servizio, che si regge sui contributi pubblici, con rincari dei combustibili che peseranno per almeno 15 milioni di euro nel 2022 – prosegue Serbassi – ma un aumento smisurato dei biglietti non è la soluzione. Tanto più in una fase in cui le famiglie italiane sono alle prese con un’inflazione alle stelle che rende sempre più difficile arrivare alla fine del mese”.

“Solo qualche giorno fa il governo ha tirato fuori 3,3 miliardi per gli aiuti sulle bollette – conclude il
sindacalista – ma evidentemente la continuità territoriale non è considerata dall’esecutivo una priorità. Lo avevamo già verificato con i collegamenti via aereo per Pantelleria e Lampedusa.

“Pesanti contraccolpi su economia dell’Isola”

“Ora tocca ai traghetti per le isole minori. Si tratta di una disattenzione inaccettabile, che avrà pesanti contraccolpi sull’economia dell’Isola e dell’intero Paese. Per risolvere questo e altri problemi che si stanno verificando nel settore dei trasporti, piuttosto che proseguire con gli sconti sull’accise, già annullati dagli aumenti, riteniamo necessario valutare l’idea di applicare un tetto massimo ai prezzi per l’intera durata delle crisi”.

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