Sicilia, cresce l'attività economica, l'analisi di Pietro Raffa - QdS

Sicilia, cresce l’attività economica, l’analisi di Pietro Raffa

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Sicilia, cresce l’attività economica, l’analisi di Pietro Raffa

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sabato 27 Novembre 2021

I dati positivi riguardano entrambi i settori, sia l’industria che i servizi, anche il turismo. Bene il settore delle costruzioni, pubblica e privata

Torna a crescere l’attività economica in Sicilia. E il dato rassicurante che emerge dalla nota “L’economia della Sicilia – Aggiornamento congiunturale” redatta dalla sede di Palermo della Banca d’Italia e nel corso della conferenza stampa che si è svolta in questi giorni. Ecco cosa ha raccontato, in una intervista al QdS, Pietro Raffa, direttore sede regione Sicilia di Banca d’Italia.

Direttore Raffa, aggiornamento congiunturale dell’economia della Sicilia: emergono notizie incoraggianti per i siciliani?

“Sicuramente incoraggianti nel senso che dalla primavera del 2021 l’economia siciliana ha ripreso a crescere. I dati positivi riguardano entrambi i settori, sia l’industria che i servizi.

L’indagine che noi svogliamo presso le 128 imprese del campione, che hanno sede in regione e che hanno più di venti dipendenti ci dice che il fatturato è cresciuto per la maggioranza di esse anche se i ricavi previsti saranno inferiori di quelli avuti nel 2019”.

Ci sono settori che hanno registrato numeri particolarmente positivi?

“Un settore che ha avuto risultati anche migliori rispetto a quelli pre-pandemici è rappresentato dalle costruzioni, sia nella componente dei lavori pubblici, sia nella componente dell’edilizia privata. Anche le previsioni per i periodi successivi sono positive.

Positivo è anche il dato relativo al turismo che ha in parte recuperato il crollo registrato nel 2020.

La componente estera, però, soprattutto con riferimento alle presenze relative ai primi otto mesi del 2021, fa registrare un dato ancora inferiore a quello precedente alla pandemia.

Gli investimenti delle imprese, soprattutto di quelle più grandi, nel 2021 rispetto al 2020 sono rimasti praticamente bloccati però le previsioni per il 2022 sono anche queste positive.

I finanziamenti hanno continuato a crescere anche nel corso dei primi sei mesi del 2021. Un rallentamento c’è stato a giugno ma questo è legato al fatto che è venuta meno l’esigenza di circolante da parte delle imprese in relazione sia al buon andamento della redditività delle imprese ma anche in relazione all’abbondante liquidità che le imprese avevano registrato nel corso dell’anno precedente”.

Nel Nota di Aggiornamento al Documento di Economia regionale (NaDefr) si legge che il Pil Sicilia in quattro anni crescerà del +17%: secondo lei è una previsione plausibile?

“A livello territoriale noi facciamo addirittura previsioni trimestrali, non mi spingerei così lontano nel tempo. Indubbiamente possiamo dire che i dati positivi che registriamo in questo periodo sono sicuramente legati alle misure intraprese con riferimento ai vari settori: sia dal punto di vista dei finanziamenti, sia dal punto di vista dell’occupazione.

La sfida per il futuro è quella di trasformare questa ripresa che ha delle caratteristiche contingenti in una ripresa strutturale e questo si lega alle riforme e ad un utilizzo efficiente ed efficace delle risorse del Pnrr che hanno iniziato ad arrivare”.

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