Sostegno agli alunni non vedenti, demandato da due anni ai Comuni iblei ma mai attivato - QdS

Sostegno agli alunni non vedenti, demandato da due anni ai Comuni iblei ma mai attivato

Stefania Zaccaria

Sostegno agli alunni non vedenti, demandato da due anni ai Comuni iblei ma mai attivato

giovedì 26 Settembre 2019

Il presidente dell’Unione italiana ciechi ha scritto al Libero consorzio comunale denunciando il fatto. A partire da quest’anno scolastisco dovrebbe attivarsi il sistema Asacom a supporto dei disabili sensoriali

RAGUSA – “Gli studenti non vedenti assistiti e le rispettive famiglie registrano, con l’avvio del corrente anno scolastico, l’ennesimo amaro epilogo che da un biennio a questa parte si è dovuto riscontrare ed accertare nell’erogazione dei servizi scolastici a favore degli studenti disabili visivi di questa provincia”.

Il presidente dell’Unione italiana ciechi di Ragusa, Salvatore Albani, ha scritto al commissario straordinario del Libero consorzio comunale, Salvatore Piazza, denunciando l’abrogazione consapevole dei servizi extrascolastici per gli studenti disabili visivi frequentanti la scuola dell’obbligo, demandandoli di fatto ai Comuni.

Come sostiene lo stesso presidente, questi ultimi “non sarebbero mai subentrati per tanti ed ovvi motivi alle competenze assicurate per oltre un ventennio dalla Provincia regionale prima e dal Libero consorzio comunale poi. I fatti ci hanno dato e ci danno ampiamente ragione perché – ha aggiunto Albani – nessun Comune della provincia a vario titolo ha attivato servizi scolastici e/o extrascolastici in favore di studenti disabili visivi frequentanti la scuola dell’obbligo”.

“Il Libero consorzio comunale – continua il presidente di Uici – potrà obiettare che da quest’anno scolastico è stato attivato il sistema Asacom – assistente all’autonomia e alla comunicazione – assicurato da operatori qualificati che affiancheranno gli insegnanti curriculari, gli insegnanti di sostegno, gli assistenti igienico personali e chi più ne ha più ne metta, addirittura aumentando il monte ore settimanale pro capite assicurato negli anni scolastici precedenti. Ma sorgono alcune domande spontanee e alle stesse serve dare risposta”. L’Unione ciechi si chiede infatti se “è stato tenuto conto delle esigenze specifiche, peculiari e didattiche degli utenti e delle rispettive famiglie a cui si forniscono i servizi scolastici? È a conoscenza il Libero consorzio che i nostri studenti assistiti nella loro totalità non hanno un Pei individualizzato e diversificato, bensì attuano il piano di studi dei loro compagni di classe normodotati e quindi necessitano di figure altamente specializzate nella loro formazione scolastica quali ad esempio operatori tiflologi?”

“Ecco perché – ha aggiunto ancora Salvatore Albani – resta grave il rammarico e ferma la convinzione dell’Uici Ragusa che alla chiarezza delle leggi regionali vigenti in materia di servizi scolastici ed extrascolastici diretti a studenti disabili sensoriali, abbia ancora una volta prevalso una pilatesca comoda interpretazione, non certamente ragionieristica, né certamente a favore delle aspettative degli studenti disabili visivi assistiti e delle loro famiglie, da parte dei funzionari preposti alla gestione finanziaria ed alla competenza istituzionale dei servizi scolastici di che trattasi, in mancanza di serie linee guida applicative nel settore, di cui ancora si aspetta l’emanazione”.

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