Spese correnti, a Palermo e Catania le fette più grandi

Spese correnti, a Palermo e Catania le fette più grandi: la distribuzione in Sicilia

Marco Cavallaro

Spese correnti, a Palermo e Catania le fette più grandi: la distribuzione in Sicilia

Michele Giuliano  |
domenica 14 Aprile 2024

Dei 288 milioni complessivi, quasi 34 milioni se le spartiscono da soli 4 Comuni

Oltre 288 milioni di euro andranno ai Comuni siciliani per le spese correnti 2024. Il decreto, a firma congiunta dell’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina, e di quello all’Economia, Marco Falcone, definisce gli importi assegnati a ciascuna amministrazione sulla base dei criteri di ripartizione previsti dalla normativa e che fanno riferimento alla popolazione residente e all’assegnazione relativa al 2019, con un riequilibrio che verrà effettuato in sede di riparto definitivo.

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“Il governo regionale ha lavorato a fondo per mettere in ordine i conti e rispettato la tabella di marcia per l’approvazione della Finanziaria – afferma il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – un passaggio chiave che ha assicurato così una ripartizione anticipata delle somme destinate ai Comuni della Sicilia per far fronte alle spese di gestione ordinaria del 2024. Nostro obiettivo è garantire il buon funzionamento delle amministrazioni locali e assicurare ai cittadini i servizi in tempi certi”.

Fondi per le spese dell’ordinaria amministrazione

La distribuzione dei fondi in via provvisoria vede poco più del 25% del totale attribuiti ai Comuni al di sotto dei 3 mila abitanti, circa 76 mila euro in tutto. Altri 50 milioni di euro andranno ai Comuni tra i 5 e i 10 mila abitanti. Altri 34 milioni andranno invece alle 4 città principali della regione: Siracusa riceverà 3 milioni di euro, Messina 5 milioni e mezzo, Catania supera i 10 milioni di euro e Palermo arriva a oltre 15 milioni. Ancora, 44 milioni di euro vanno ai Comuni tra i 20 e i 60 mila abitanti, mentre 31 vanno ai paesi tra i 10 e i 20 mila euro. Le assegnazioni sono state fatte seguendo due criteri principali: la popolazione, che ha avuto un peso che va dal 7,5% al 14,5%, mentre l’assegnazione ricevuta nel 2019 vale sul totale dall’85,5% al 92,5%.

Spese correnti, assegnazioni secondo 8 fasce demografiche

In tutto sono state individuate 8 fasce demografiche. In una seconda fase sono state assegnate delle quote complementari riferite ai contratti di lavoro del personale già assunto a tempo determinato presso gli enti locali; inoltre, sono state adeguate le assegnazioni dei comuni delle Isole minori, in modo da non scendere al di sotto di quanto ricevuto nel 2015. In fase di riparto definitivo, saranno distribuiti altri 4,3 milioni di euro. “Abbiamo anticipato di oltre 15 giorni il termine previsto dalla legge per l’assegnazione ai Comuni delle risorse necessarie a garantire la gestione ordinaria – evidenzia l’assessore delle Autonomie locali, Andrea Messina –  Un risultato eccezionale che non ha precedenti e che premia il lavoro di squadra riconoscendo l’impegno del governo Schifani per il quale è prioritario garantire alle amministrazioni locali tempi certi nell’utilizzo delle risorse ripartite ed assicurare alla cittadinanza, senza ritardi, i servizi essenziali”.

Cinquanta milioni di euro rimangono “di riserva”

In totale saranno distribuiti 350 mila euro, ma circa 50 milioni sono stati accantonati per le riserve. Diverse le categorie che riceveranno tali somme. Ad esempio, da spese per il personale, alle Isole minori per il trasporto dei rifiuti, ai Comuni che hanno conseguito la “Bandiera blu” e la “Bandiera verde e lilla”; ancora, ulteriori fondi andranno ai Comuni che hanno superato la quota del 75% della raccolta differenziata, alle Unioni di Comuni, alle cittadine che hanno conseguito il riconoscimento di “Borgo più bello d’Italia” o quello di “Borgo dei borghi”. “Manteniamo l’impegno a dare stabilità e certezze economiche agli enti territoriali, nell’interesse dei cittadini che usufruiscono dei servizi e del governo locale – dice l’assessore all’Economia, Marco Falcone – Il via libera anticipato alle trimestralità è uno degli effetti positivi dell’approvazione nei tempi di legge della Finanziaria regionale.”

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