Stupidità di genere - QdS

Stupidità di genere

Pino Grimaldi

Stupidità di genere

sabato 08 Maggio 2021

Nulla a che vedere con la Legge sulla omotransfobia, detta “Zan” dal primo firmatario di essa.
Ma tutta dentro nel logorroico confronto tra legislatore, scienziati, giornalisti tuttofare, scrittori e quant’altri impegnati a dirimere un problema vecchio proprio quanto l’essere vivente e proiettatosi sull’uomo da milioni di anni. E tutto perché il virus che imperversa – e continua checché se ne pensi ad affliggerci – oltre ai poveri cristiani morti ha stramballato il pensiero dell’uomo al punto da farlo agire in maniera che, eufemisticamente, si può definire “stupida”: aggettivo non offensivo, ma diagnostico.

Pare sia 10% il numero di persone che in Italia sono o si sentono diversi rispetto al genere con il quale sono nati. La cifra è degna di attenzione ed il legislatore la considera. Ma non incide nel momento nel quale non sono da privilegiare ma, a loro detta, da proteggere perché come tutto il resto (90%) hanno la tutela della legge che prevede sanzioni per chi viola la libertà di un altro (ma lascia liberi anche gli altri) in maniera fisica, psichica o sociale. Codice penale pieno di normativa – ora anche il civile – con leggi ad hoc. E L’Art.21 della Costituzione che recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di informazione”; e qualche anno fa i latini che avevano già sancito “Cogitationis poenam nemo patitur”(nessuno può subire una pena per avere pensato). Inoltre e da tempo la Legge italica prevede pene per chi istiga alla violenza ed all’odio.

Ed allora, verrebbe da dire, qual è il problema? Che deve essere specificato che tutto quanto sopradetto vale anche per i trans omofobi talché ne abbiano riconoscimento ufficiale dalla Legge magari aggravandone le pene? Se è questo non ha nulla a che vedere con la identità di genere e con tutto quello che da qualche parte si vuole come il riconoscimento del “sentirsi maschio, femmina o altro”: variabile nel tempo e nello spazio. Il dubbio sorge perché a pensar male a volte ci si indovina come amava dire Andreotti. E dunque andar diritto al reato di opinione, come dimostra l’aver iniziato tuta questa bagarre i grillini che non brillano certo ne per buon senso, né per senso dello stato.

Abbiamo avuto persone colte, attive, grandi politici, scrittori, uomini e donne dello Stato che hanno servito il Paese encomiabilmente e che notoriamente erano trans od omosessuali. Li ho personalmente conosciuti. Erano rispettati e ci hanno governato bene mai parlando di WC separati o di riconoscimenti per il loro status, ne cambiando sulla carta di identità il loro “genere” nativo. Mai ghettizzati ed alla satira reagivano, per primi, divertendosi. Non erano stupidi. Ora ci si mettono anche gli ex comunisti – Zan vi appartiene – che hanno dovuto far rientrare un esule (?) da Parigi per gestirli: Togliatti si rivolta nella tomba.
Tempora mutant? Certo, è tempo orribile. Ma non è obbligatorio buttare la testa nel water.

Prognosi: infausta. La stupidità non è curabile.

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