Taormina, un centro multimediale nell’ex caserma - QdS

Taormina, un centro multimediale nell’ex caserma

Massimo Mobilia

Taormina, un centro multimediale nell’ex caserma

mercoledì 15 Febbraio 2023

Presentato il progetto di riqualificazione del vecchio edificio della forestale che si trova nell’area del parco comunale Trevelyan. L’obiettivo è realizzare una struttura di promozione del turismo

TAORMINA (ME) – In attesa che il Servizio turistico regionale torni al suo posto quando verranno consegnati i lavori di ristrutturazione di Palazzo Corvaja, la capitale del turismo siciliano avrà un nuovo infopoint multimediale a disposizione dei turisti. Sarà possibile grazie a un progetto di riqualificazione della vecchia caserma forestale – che si trova nell’area del parco comunale Trevelyan – finanziato dal dipartimento regionale per lo Sviluppo rurale e territoriale. L’idea è stata ufficializzata e presentata al pubblico sabato scorso, dall’assessore regionale per l’Agricoltura, Luca Sammartino, insieme con il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, e i dirigenti distrettuali di competenza, e riguarda appunto un edificio con annesso parco di circa 10 mila metri quadri, abbandonato da decenni, che ospitava la locale caserma della Forestale.

L’obiettivo è quello di realizzare un centro con finalità didattiche e di promozione del turismo ambientale ecosostenibile, delle riserve naturali vicine al comprensorio taorminese, come quella di Fiumedinisi-Monte Scuderi e il Bosco di Malabotta, e anche per le altre riguardanti l’intera provincia di Messina come le Isole Eolie e il Vallone Calagna a Tortorici. Ristrutturato come detto grazie ai fondi regionali relativi alla “valorizzazione e fruizione delle riserve naturali e dei siti Natura 2000”, il progetto prevede l’installazione, all’interno dell’edificio, di sistemi digitali audiovisivi e mappe digitali delle varie riserve, con visori speciali per la cosiddetta “realtà aumentata”, poltrone didattiche, prodotti di gadget e materiale informativo.

L’area esterna invece, sarà interessata da lavori di consolidamento, attraverso la creazione di muri a secco, viminate, palizzate e staccionate, e verranno messe a dimora essenze vegetali arbustive e arboree autoctone della flora mediterranea. Il tutto creando un passaggio pedonale diretto con l’adiacente parco comunale.

L’ex caserma è di proprietà del Comune di Taormina, ma nel 2019 l’amministrazione di Palazzo dei Giurati aveva sottoscritto una convenzione con la Regione siciliana per riqualificare tutta questa zona confinante con la villa comunale che si estende lungo il costone del monte Tauro, giù fino al borgo marino di Villagonia. Un accordo che prevedeva infatti pure la messa in sicurezza dei sentieri che portano dalla collina al mare.

“Così facendo andiamo ad arricchire l’offerta turistica per i nostri visitatori”, ha commentato il sindaco Bolognari. “Un progetto di alta digitalizzazione del turismo”, lo ha definito l’assessore Sammartino, sottolineando come la manutenzione del parco verrà seguita proprio dagli operai della Forestale regionale, come anche espressamente richiesto dal Comune.

A fronte di lavori già in corso e di lavori che ancora devono iniziare, la necessità primaria per Taormina rimane comunque quella di avere un ufficio turistico degno di questo nome, presente sul territorio e funzionante. Almeno in tempo per l’avvio dell’imminente stagione turistica. I lavori mai conclusi di ristrutturazione e messa in sicurezza di Palazzo Corvaja – già in corso da un anno e mezzo ma dichiarato inagibile dal 2018 – come detto sono ancora in fase di completamento e hanno richiesto lo spostamento del Servizio turistico regionale a Giardini Naxos.

Nel frattempo, il cantiere era stato sospeso lo scorso settembre, perché erano state accertate “gravi violazioni delle norme per la sicurezza sul lavoro, pericolo per i lavoratori, e inadempimenti nell’ambito del rischio elettrico”. La ditta siracusana esecutrice dei lavori, si era aggiudicata il bando da 1 milione e 180 mila euro, che il Comune aveva messo a punto grazie al Fondo europeo di Sviluppo e Coesione, attraverso l’assessorato regionale alle Infrastrutture per interventi a tutela dell’ambiente e dei beni culturali e risanamento dei centri storici.

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