Il commento del presidente dell'Unione nazionale consumatori sulla decisione della Bce di innalzare ulteriormente i tassi di interesse.
“Pessima notizia. Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi di 75 punti percentuali corrisponde ad un aumento della rata, per chi ha un tasso variabile, pari a 52 euro al mese. Una stangata annua pari a 624 euro”.
Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la decisione odierna della Bce di incrementare i tassi di interesse di 75 punti base.
“Rincaro che vale per chi sottoscrive nuovi contratti”
“Un rincaro che, nel caso di piano di ammortamento alla francese, vale per chi ha sottoscritto da poco il contratto e ha ancora una quota di interessi molto alta, ma che ovviamente cala man mano che il mutuo si avvicina alla scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale” prosegue Dona.
“È evidente – sottolinea il presidente di Unc – che la Bce non poteva fare altro, vista l’inflazione al galoppo. Ma il problema è che si interviene dal lato della domanda e della politica monetaria, quando il problema è dal lato dell’offerta e della politica fiscale”.
“Serve creare indice alternativo a Ttf”
“Sarebbe certo più utile per calmierare i prezzi creare un indice alternativo al Ttf entro la fine dell’anno e non entro il 31 marzo come attualmente previsto dall’Ue”, conclude Dona.