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Termini di decadenza fiscale, casi particolari

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Termini di decadenza fiscale, casi particolari

Salvatore Forastieri  |
mercoledì 02 Agosto 2023

Ecco quando il contribuente può beneficiare di meccanismi premiali per ridurli di uno o due anni. La notifica di un atto da parte dell’Ufficio deve avvenire entro tempistiche precise.

Come è noto e come abbiamo già illustrato dalla pagine di questo Quotidiano, i termini di decadenza sono quelli entro i quali l’Ufficio può esercitare, notificando l’atto amministrativo al contribuente destinatario, l’esercizio di un diritto/potere contenente una determinata pretesa fiscale, notificando l’atto amministrativo contenente la pretesa fiscale.

Quelli di prescrizione, invece, sono quelli entro i quali, acquisito il diritto, l’Ufficio deve porre in essere gli atti necessari a realizzare la pretesa fiscale. In materia di imposte dirette l’art. 43 c.1 del Dpr 600/1973 prevede che l’accertamento deve essere notificato, la pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione.

“Sconti” anche per i contribuenti Iva

Se la dichiarazione è omessa, il termine è il 31 dicembre del settimo anno successivo a quello in cui la dichiarazione si sarebbe dovuta presentare. Stessi termini per i soggetti Iva, a norma dell’art. 57 c.1 del Dpr. n. 633/1972. In alcuni casi, però, il contribuente può beneficiare di una situazione premiale che gli riduce i termini di decadenza di uno o, in alcuni casi, due anni.

Innanzitutto i contribuenti Iva (imprese, artisti e professionisti), obbligati alla fatturazione elettronica o alla trasmissione telematica dei corrispettivi, e che garantiscono “la tracciabilità dei pagamenti ricevuti ed effettuati relativi ad operazioni di ammontare superiore a euro 500” ai sensi dell’articolo 3 comma 1 del Decreto legislativo 127/2015.

Questi contribuenti fruiscono della riduzione di due anni dei termini di accertamento dell’Iva e delle imposte sui Redditi. A tal fine, tuttavia, così come stabilito dall’articolo 4 comma 1 del Decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 4 agosto 2016 “i contribuenti comunicano, a pena di decadenza dal beneficio, con riguardo a ciascun periodo d’imposta, l’esistenza dei presupposti per la riduzione dei termini di decadenza […] nella dichiarazione annuale ai fini delle imposte sui redditi”.

Tempi ridotti per contribuenti con livello affidabilità pari a 8

Poi, così come avveniva quando si applicavano gli studi di settore ed i ricavi erano coerenti con detto sistema di controllo (sistema ora sostituito dagli Isa), si riducono di un solo anno i termini di per l’attività di accertamento per l’annualità di imposta 2022 quando ai contribuenti (che producono redditi d’impresa o di lavoro autonomo), a seguito dell’applicazione degli Isa per il periodo di imposta 2022, è attribuito un livello di affidabilità almeno pari a 8.

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