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Termini Imerese: arrestati i vertici di Blutec

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Termini Imerese: arrestati i vertici di Blutec

martedì 12 Marzo 2019

Roberto Ginatta e Cosimo di Cursi, rispettivamente presidente del Consiglio di Amministrazione e amministratore delegato di Blutec spa, la società che ha rilevato l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, sono stati arrestati e posti ai domiciliari per il reato di malversazione a danno dello Stato. In particolare i due sono accusati di avere distratto sedici milioni di euro, parte dei ventuno milioni di euro ricevuti da Invitalia per il rilancio dello stabilimento ex Fiat.

L’arresto è avvenuto dopo un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese(Palermo) ed è stato eseguito dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo. Il nucleo, in collaborazione con personale di altri Reparti del Corpo, ha eseguito inoltre un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale Termitano di applicazione delle misure cautelari personali (arresti domiciliari) nei confronti di L’inchiesta riguarderebbe i finanziamenti statali, attraverso Invitalia, per la riapertura dello stabilimento, dove Blutec avrebbe dovuto produrre auto elettriche. Nei confronti dei due, inoltre, “è in fase di esecuzione anche una misura interdittiva concernente il divieto per la durata di dodici mesi di esercitare imprese e uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese”.

Contestualmente, è stato emesso un decreto di sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale e delle relative quote sociali della Blutec spa, nonché delle disponibilità finanziarie, immobiliari e mobiliari riconducibili agli indagati. “Il grande bluff è stato svelato, il quadro si è chiuso”.Così la Fiom siciliana ha commentato gli arresti del management di Blutec.E gli operai dell’azienda sono sotto choc dopo che uomini della Guardia di finanza hanno apposto i sigilli agli impianti della fabbrica su disposizione della Procura.I militari si trovano all’interno della Blutec per eseguire il sequestro dei cespiti su disposizione della Procura I dettagli dell’operazione saranno illustrati durante una conferenza stampa che si svolgerà in mattinata nella Procura della Repubblica di Termini Imerese.

La vertenza Blutec Il 23 febbraio scorso, durante una visita a Termini Imerese, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio aveva annunciato un decreto ad hoc per anticipare di sei mesi la cassa integrazione ai lavoratori della Blutec.L’annuncio del vicepremier grillino era arrivato dopo settimane di proteste delle tute blu, che avevano anche occupato simbolicamente la sede del Comune, e una “marcia su Roma” dei sindaci del comprensorio, che si era conclusa proprio sotto la sede del ministero di Di Maio.“I lavoratori – aveva detto il ministro del Lavoro in quell’occasione – aspettano di essere riassunti nello stabilimento ex Fiat, oggi Blutec. E allo stesso tempo hanno il diritto di ricevere degli ammortizzatori sociali, un reddito attraverso la cassa integrazione che deve essere erogata in attesa che Blutec rispetti gli impegni.Questa non è solo una vertenza, un caso di ristrutturazione ma è una questione di rispetto dello Stato”.Tra le ipotesi per il futuro dello stabilimento ex Fiat c’era anche quella caldeggiata da Sicindustria Palermo che parlava di coinvolgere case automobilistiche come Nissan o Honda.

Le reazioni Adesso occorre rimboccarsi le maniche, soprattutto per i lavoratori dello stabilimento. “Siamo preoccupati – ha affermato il deputato M5s all’Ars Giancarlo Cancelleri – per le 700 famiglie di Termini Imerese, in ansia per il loro futuro. La giustizia seguirà il suo corso, ma per noi è ora importante mantenere l’occupazione ai lavoratori”. “Gli ultimi avvenimenti – ha aggiunto – confermano le grandi perplessità sui piani di investimento. Noi comunque assicuriamo la massima collaborazione istituzionale per trovare una soluzione al più presto. Per questo siamo in contatto col ministro Luigi Di Maio”. Parole di conforto per le famiglie anche da parte del vice premier, che per il momento non si è però sbilanciato su potenziali soluzioni per la vicenda. “Un grande abbraccio – ha detto – agli operai e lavoratori della Blutec di Termini Imerese per quello che sta succedendo in queste ore nell’azienda, che aveva avuto accesso a un progetto di sviluppo e oggi vede la nostra totale preoccupazione per i 700 dipendenti. A loro vogliamo dire che lo Stato è dalla loro parte e non li abbandoneremo”.

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