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Terremoto Marche, la terra trema ancora: cento scosse in 24 ore, ecco le cause

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Terremoto Marche, la terra trema ancora: cento scosse in 24 ore, ecco le cause

Redazione  |
giovedì 10 Novembre 2022

Una lunga sequenza sismica dopo la forte scossa di ieri mattina è andata avanti per tutto il giorno e la notte. Continua la paura ma non risultano gravi conseguenze

La terra trema ancora, la paura non è passata. Prosegue la sequenza sismica davanti alla costa delle Marche. Una serie di scosse, un centinaio in 24 ore dopo la più forte, di magnitudo 5.5, registrata alle 7:07 di ieri, 9 novembre. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le scosse più rilevanti che si sono verificate nelle ultime ore sono state una di magnitudo 3.5 alle 23:05 di ieri e un’altra di magnitudo 2.7 alle 00:15. Entrambe hanno avuto ipocentro compreso tra gli 8 e i 4 chilometri di profondità ed epicentro a circa 30 km da Fano (Pesaro e Urbino).

Terremoto nelle Marche, 24 ore di paura

La prima scossa di magnitudo 5.5, la seconda a distanza di un minuto di 5.2. E poi una valanga di repliche. Nelle Marche sono ore di paura che ieri hanno portato la gente in strada e le amministrazioni a chiudere le scuole. Fermato anche un tratto della linea ferroviaria. Scene già viste sei anni dopo il violento terremoto del 2016, che colpì il Centro Italia. L’epicentro della scossa più forte è stato registrati a 8 km di profondità in mare, a 34 km dalla costa di Pesaro Urbino.

Oltre mille telefonate al numero d’emergenza 112 e decine di interventi dei vigili del fuoco. “Al momento non risultano danni gravi”, ha riferito il presidente della Regione Francesco Acquaroli, ma i controlli sono ancora in corso. Sarà necessario dunque attendere l’esito delle centinaia di verifiche su edifici pubblici e privati. Già ieri 30 vigili del fuoco sono stati impegnati tra le province di Pesaro Urbino e Ancona in sopralluoghi tecnici e verifiche di stabilità su decine di edifici e strutture. A fronte dei 120 interventi svolti, lievi i danni registrati. Le maggiori criticità sono state riscontrate in una scuola privata nel centro storico di Ancona, evacuata precauzionalmente a causa di importanti lesioni, in alcune aule di udienza del Tribunale di Ancona, per la caduta dei controsoffitti, nella canonica della Chiesa di S. Maria, nel comune di Monsano.

Paura ma nessuna conseguenza grave

Il terrore aleggia ancora tra la gente. Per fortuna non risultano gravi conseguenze alle persone anche se al Pronto soccorso di Torrette sono arrivate almeno una decina di persone rimaste lievemente ferite mentre scappavano, per oggetti caduti addosso o per attacchi di panico. Paura anche per i pazienti in molte strutture sanitarie.

Le cause del terremoto

Il terremoto di ieri, secondo Andrea Billi, dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag) del Cnr “è stato causato dalla spinta tettonica che l’Appennino marchigiano esercita verso nordest nei confronti dell’antistante placca adriatica. Fortunatamente, il terremoto non ha provocato danni ingenti. L’area colpita è nota ai sismologi e geologi come un’area sismicamente attiva. A riprova di ciò, si ricordano almeno due terremoti simili nella storia delle Marche: la sequenza sismica del primo semestre del 1972 con terremoti fino a magnitudo circa 4.7 ed il terremoto, sempre nell’anconetano, di magnitudo circa 5.7 del 23 dicembre 1690”.

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