Traffico: Palermo, Messina e Catania città da incubo - QdS

Traffico: Palermo, Messina e Catania città da incubo

Michele Giuliano

Traffico: Palermo, Messina e Catania città da incubo

venerdì 09 Giugno 2023

Dati Tomtom index 2022: a confronto i tempi di viaggio e di permanenza in auto necessari per percorrere 10 km. Palermo, Messina e Catania si trovano rispettivamente al quarto, quinto e sesto posto

PALERMO – I siciliani trascorrono troppo tempo in auto, imbottigliati nel traffico. I dati vengono dal Tomtom Index. Si tratta del marchio più noto che produce navigatori satellitari che ha elaborato i dati relativi ai tempi di viaggio e di permanenza nel traffico nell’anno solare 2022.

La ricerca copre 390 città, in 56 Stati sui sei continenti. E la classifica italiana vede Palermo, Messina e Catania al quarto, quinto e sesto posto della classifica nazionale, superate soltanto da Milano, Roma e Torino. Anche a livello mondiale le tre città isolane si distinguono: Palermo si trova al 66esimo posto, Messina a 77esimo e Catania alla posizione 112. Unica nota positiva, le tre città mostrano un leggero miglioramento rispetto al 2021. La ricerca stila la sua graduatoria sulla base del tempo necessario per percorrere 10 chilometri.

A Palermo sono stati necessari 20 minuti e 10 secondi, ad una velocità media di 25 km orari, 20 secondi in meno rispetto al 2021. Tanto tempo sprecato per le moltissime persone che si ritrovano a girare per il capoluogo siciliano, che vengono da fuori città o che devono attraversarla, senza considerare la quantità di emissioni nell’aria. Il giorno peggiore in termini di traffico nel 2022 è stato l’1 marzo 2022, quando, per percorrere 10 km, sono stati necessari 25 minuti e 30 secondi. I tempi si allungano notevolmente nelle ore di punta: la mattina ci vogliono circa 10 minuti in più, e alla sera altri 12. Ciò comporta, nel giro di un anno, altre 84 ore perse nel traffico.

A Messina, invece, erano necessari 19 minuti e 10 secondi per 10 chilometri, a 29 km orari di velocità, 20 secondi in meno del 2021. Il giorno di traffico peggiore nell’anno è stato il 13 dicembre, con 21 minuti e 50 secondi. In questo caso, l’ora di punta incide, sia la mattina che la sera, con altri 7 minuti in più da spendere per percorrere lo stesso spazio, che ammontano a circa 55 ore in un anno.

A Catania i tempi si riducono ulteriormente: per 10 chilometri ci vogliono 17 minuti e 10 secondi, 10 secondi in meno del 2021, alla velocità di 28 km orari. Il giorno peggiore è stato il 21 dicembre, quando sono stati necessari 21 minuti e 40 secondi per percorrere lo stesso tratto. L’ora di punta, mattutina o serale, incide non poco: servono 8 minuti in più per i soliti 10 mila metri, con una perdita di tempo totale, in un anno, di circa 64 ore.

Se poi si guarda alle aree metropolitane, Messina sale al primo posto della classifica nazionale, con un tempo di percorrenza di 18 minuti, seguita da Palermo, con 17 minuti; anche Catania si trova nella top ten, al settimo posto, con 14 minuti per 10 chilometri, a dimostrare come non si tratti solo di un problema di centro città, ma di una viabilità che evidentemente funziona male e necessita di trovare degli accorgimenti che permettano una maggiore scorrevolezza.

A livello nazionale, è Milano la città più caotica, dove sono necessari 28 minuti per 10 chilometri, seguita da Roma, che scende a 26 minuti, e quindi Torino, a 25 minuti. Le tre città si trovano nelle prime posizioni della classifica mondiale: Milano è addirittura al quinto posto, superata soltanto da Londra nel Regno Unito, Bangalore in India, Dublino in Irlanda e Sapporo in Giappone. La città italiana in cui i tempi sono più brevi è Modena, che si trova all’ultimo posto delle venticinque città italiane considerate, e al 377esimo posto mondiale, con soli 9 minuti per 10 km. Poco più in alto, Brescia, al posto numero 350 nel mondo, con 10 minuti.

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