La tragica fine dei 3 surfisti uccisi in Messico: trovati morti nel pozzo

Spariscono nel nulla, poi vengono trovati morti in un pozzo: la tragica fine dei 3 surfisti uccisi in Messico

Daniele D'Alessandro

Spariscono nel nulla, poi vengono trovati morti in un pozzo: la tragica fine dei 3 surfisti uccisi in Messico

Redazione  |
mercoledì 08 Maggio 2024

I loro corpi sono stati ritrovati poi in un pozzo profondo 5 metri nella zona della Bassa California, al confine con gli Stati Uniti.

Una storia tragica e allo stesso tempo misteriosa. Tre ragazzi erano spariti lo scorso 27 aprile mentre facevano surf in Messico nel comune di Ensenada, a 100 chilometri a sud di Tijuana. I loro corpi sono stati ritrovati poi in un pozzo profondo 5 metri nella zona della Bassa California, al confine con gli Stati Uniti.

I parenti delle tre giovani vittime hanno effettuato il riconoscimento dei cadaveri: con loro è stata trovata anche una quarta vittima rimasta ancora non identificata. Secondo le ricostruzioni della polizia messicana i fratelli australiani Jake e Callum Robinson insieme all’amico americano Jack Carter Rhoad sarebbero stati uccisi durante una rapina per poi esser gettati nel pozzo. Jake, medico trentenne, era partito due settimane fa per quello che aveva descritto ai suoi parenti e amici, come un viaggio indimenticabile. Dopo aver raggiunto il fratello Callum che viveva a San Diego, insieme all’amico statunitense Jack Carter Rhoad, i tre sono partiti per un viaggio lungo la costa alla ricerca delle onde migliori spingendosi fino in Messico.

Scattano gli arresti

L’allarme è scattato quando una settimana fa i tre ragazzi non hanno effettuato il check-in nell’alloggio prenotato a Rosarito in Messico. I parenti avevano così lanciato degli appelli attraverso i social per ritrovarli. La polizia ha arrestato due fratelli e una donna di 23 anni, accusandoli dell’omicidio dei tre ragazzi che sono stati ritrovati uccisi con un colpo di pistola. La ragazza aveva un cellulare di una delle vittime. L’ipotesi della polizia è che i tre criminali abbiano tentato di rubare la macchina o solo gli pneumatici ma sono stati colti sul fatto dai ragazzi, che hanno reagito tentando di fermarli. A quel punto sono stati uccisi con un colpo di pistola e i corpi sono stati portati in un luogo nascosto con la speranza che non fossero mai ritrovati. Invece dopo lunghe ricerche la polizia ha scandagliato l’area ritrovando il loro pick-up bruciato e a quel punto hanno visto i corpi nel pozzo, talmente profondo che per recuperarli ci sono volute due ore e mezza.

Manifestazioni a Ensenada: “Vogliamo più sicurezza”

La popolazione di Ensenada è scesa in piazza per chiedere maggiore sicurezza nella zona. Nella giornata di domenica ci sono state delle manifestazioni e lungo le strade le persone portavano delle tavole da surf con lo slogan: “Volevano solo fare surf, chiediamo spiagge sicure”. “Ensenada è una fossa comune” era scritto su un altro cartello, “Australia siamo con te” è stata la scritta di un altro uomo.

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