Trapani, coalizione progressista per il M5s - QdS

Trapani, coalizione progressista per il M5s

Vito Manca

Trapani, coalizione progressista per il M5s

martedì 14 Febbraio 2023

I grillini si preparano all’appuntamento elettorale di maggio, con uno sguardo alla crisi dem. La consigliera Francesca Trapani: "Non sarà una corazzata anti-Tranchida"

TRAPANI – La linea è regionale ma sembra l’abito politico tagliato per la città di Trapani. I Cinque Stelle puntano ad una coalizione progressista. Decisamente nuova, costruita dal basso, con un programma aperto al contributo di chi è stanco delle manovre di piccolo cabotaggio che si nascondono dietro a soluzioni traversali ammantate di falso civico. Ed a Trapani è arrivato il momento di giocare a carte scoperte. La città è amministrata da una maggioranza civica e da un sindaco, Giacomo Tranchida, che ha la tessera del Pd in tasca. Non è solo lui ad averla. Non c’è il gruppo dei dem in consiglio ma ci sono i dem. In maggioranza ed in giunta anche pezzi di area moderata fino ad arrivare ad una destra non allineata al nuovo corso di Fratelli d’Italia.

Da qui la mossa dei Cinque Stelle che, in questi cinque anni, sono stati decisamente all’opposizione. Con la consigliera Francesca Trapani che ci tiene però a sottolineare che la coalizione progressista “non sarà una corazzata anti-Tranchida. Noi abbiamo fatto opposizione costruttiva. Abbiamo un’altra idea di città. Non vogliamo il sottopasso, pensiamo alla mobilità dolce, siamo a favore di un piano del verde ed a sostegno del terzo settore”.

Opposizione grillina che ha potuto contare anche sul lavoro della consigliera Chiara Cavallino: “Puntiamo ad una coalizione libera, che parla di mafia, che è pronta a confrontarsi su questi temi, come la vicenda del senatore D’Alì, come l’arresto di Matteo Messina Denaro. Una coalizione libera che si rivolge ad interlocutori liberi per un voto libero”.

Il M5s vuole sfruttare appieno la fase di consenso che registrano sulle loro iniziative. Il referente regionale Nuccio Di Paola prova a consolidare la proposta della coalizione progressista e rimanda alle Regionali dello scorso mese di settembre. E già che c’è ribalta il tavolo delle critiche. Non sono stati i pentastellati a far saltare l’accordo con il Pd che aveva anche portato alle primarie per indicare il candidato alla Presidenza. Di Paola dice altro: “Abbiamo provato a costruire la coalizione progressista ma l’esito è stato negativo. Oggi la riproponiamo aprendo un tavolo di confronto per fare sintesi d’idee e di soluzioni”. Coalizione progressista ma senza il Pd. I grillini sanno bene di muoversi in un terreno difficile e provano a tenersi a distanza di sicurezza.

Il Pd trapanese continua ad essere scosso dalla contrapposizione tra il segretario provinciale Domenico Venuti e l’onorevole Dario Safina. Il primo ha presentato un ricorso contro l’elezione del secondo, che ha però ottenuto il via libera a rimanere al suo posto dal Tribunale di Palermo. Venuti sostiene la mozione di Stefano Bonaccini, Safina si è invece schierato con Elly Schlein. Ce n’è abbastanza per riscontrare un clima ad alta tensione in casa Pd. La coalizione progressista pensata dai grillini non può certo entrare nel merito delle questioni interne ai dem e soprattutto non può attendere i loro tempi. Può invece monitorare la situazione ed è quello che sta facendo. La consigliera Trapani fa pure due nomi, quelli di Anna Garuccio e Giuseppe Lipari. Sono due consiglieri d’opposizione che hanno condiviso tratti e pezzi d’opposizione con i grillini. E sono anche ex consiglieri di maggioranza. Lipari ha deciso di aderire al Movimento Sud chiama Nord dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca. La consigliera Garuccio – tradizione democristiana, figlia di un ex sindaco della città – si è mossa da indipendente, mettendo a dura prova l’amministrazione comunale. C’è da dire che di recente gli amici di De Luca hanno lanciato la proposta di un candidato sindaco donna e che in tanti hanno pensato a lei. Ma come in un gioco ad incastro, la consigliera è uscita allo scoperto criticando quello che al momento è l’unico candidato alternativo al sindaco Tranchida.

Si tratta del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli. Linea, quella della Garuccio, che si allontana quindi dalla proposta grillina. Anche in questo caso i pentastellati osservano. La politica trapanese è infatti in movimento e le novità sono all’ordine del giorno. C’è lo strappo definitivo del presidente del consiglio comunale Giuseppe Guaiana – candidato alle Regionali nella lista della Dc – che, con il gruppo di “Amo Trapani”, ha ufficializzato il sostegno a Miceli. La sua lista, nel 2018, fu determinante per la vittoria schiacciante di Tranchida. Posizionamenti che non possono tuttavia condizionare le scelte dei Cinque Stelle. Il tavolo per costruire il fronte progressista dovrà chiudersi in breve tempo. I grillini vogliono presentarsi, prima possibile, con il programma ed il candidato sindaco. Di Paola ha aggiunto un altro tassello, a scanso di equivoci: “Niente primarie”.

Messaggio forte e chiaro ai potenziali alleati ed al tentativo di chi vorrebbe fare sintesi su un solo candidato alternativo a Tranchida superando gli steccati di schieramento. Del resto per le primarie sarebbe una corsa contro il tempo. Si vota a fine maggio. Ed al momento è l’unica cosa certa.

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