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Discriminazione sessuale a Trapani, “gay” nella comanda della pizzeria

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Discriminazione sessuale a Trapani, “gay” nella comanda della pizzeria

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lunedì 26 Luglio 2021

Su Instagram gli utenti si mostrano solidali con @thepaocostagram, il giovane turista etichettato come "gay" dalla dipendente di una pizzeria.

A Trapani, quella che doveva essere una cena come tante, tra amici, in un periodo in cui la socialità ci è mancata tanto, si è trasformata in un episodio di discriminazione de diritti  LGBT+. L’ennesimo in Italia. 

È il 25 luglio e in una calda domenica, a Trapani, Paolo, un giovane autore, traduttore, attivista e agente letterario trapanese, ha raccontato quanto gli è accaduto su TripAdvisor e Instagram. “Son venuto ad ordinare un ‘panino all’ufficiale’ con speck e patatine proprio adesso – scrive nella recensione lasciata al ristorante –. Consiglio al personale, per la prossima volta, di tenersi il foglietto verde della comanda soltanto per sé e non cercare di dimenticarlo sul cartone della pizza, soprattutto se il ‘simpatico’ giovane che ha preso l’ordine ci ha scritto un bellissimo gay sotto”.

Nessuna violenza fisica o verbale, specifica Paolo che su Instagram si fa chiamare @thepaocostagram – con oltre 3.600 follower – ma comunque un’etichetta bella e buona nell’ordine del suo panino sul suo orientamento sessuale in base, probabilmente, all’abbigliamento in quanto stereotipo di genere.

Una trovata che ha creato imbarazzo a una dipendente della pizzeria, che si è accorta della gaffe al momento della consegna del panino nel cartone della pizza. “Ci siamo guardati per qualche istante in silenzio – racconta Paolo – un po’ distoglieva lo sguardo e un po’ guardava di nuovo, prima che lo togliesse e andasse via”. 

Ma la solidarietà sta arrivando non solo dal mondo Social ma anche da quello istituzionale e politico. 

Ad intervenire sulla vicenda, è stata Valentina Villabuona, presidente dell’Assemblea provinciale del PD. “A Paolo dovrebbero andare le scuse di tutte e tutti, per il gesto becero commesso dal gestore di una pizzeria, che dimostra quanto questo paese abbia bisogno di un cambio culturale. Decidere guardando una persona il suo genere, dimostra ignoranza, mancanza di cultura e una latente omofobia. Il clima che si sta alimentando in questi mesi, porta a gesti discriminatori come questo, che può sembrare insignificante, ma invece è molto grave. Bisogna solo chiedere scusa per questo triste episodio e continuare a lavorare per un cambio culturale, consapevoli di quanto sia lunga la strada per affermare i diritti di tutte e tutti”. 

Claudia Marchetti

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